“Tu ci credi al destino?”
“Prima dimmi cos’è il destino”.
“Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare. E allora capisci che
nulla avviene per caso che che tutto ha un senso, anche quando sembra non averlo”.
“Be’, allora ci credo ancora…”
Adoro entrare nelle librerie e perdermi fra libri, scaffali e bancali. Catturo sguardi, ascolto i silenzi e immortalo sussurri. Lo scorso autunno tornando a casa dall’ennesimo giro mi sono chiesta perché mi piaccia così tanto passarci del tempo: perché le librerie sono come un cuore pulsante, punto di incontro di anime. La gente entra con grande riverenza e rispetto e dopo pochi secondi inizia ad abbassare le difese. Tutto di noi entra nella libreria: passioni, amori e sofferenze. E se tendi bene l’orecchio puoi sentire tutto questo.
Il libro di Luca Bianchini mi ha proprio ricordato queste emozioni. E’ la storia vera di Ornella Tarantola, amica dello scrittore e che lavora all’Italian BookShop, libreria importante nel nord di Londra. Punto di incontro per scrittori, addetti ai lavori, italiani ma anche inglesi, lavoratori, lettori. Tutti passano di qui, con la voglia comune di stare bene e leggere un buon libro. Il cuore pulsante che vi dicevo prima. E la libreria di Ornella è proprio così: accogliente, viva, energica. Come la sua libraria e i personaggi che ruotano attorno alla vicenda.
Bianchini stava già lavorando ad un diverso romanzo ma un giorno riceve una chiamata dalla sua amica Ornella. “Vogliono buttare giù il palazzo dell’Italian BookShop“. Luca non esita e parte per Londra. Abbandona il precedente progetto e inizia quello nuovo, il racconto della vita di Ornella e della sua libreiria. “Era una storia che valeva la pena di essere raccontata”, aggiunge lo scrittore.
Luca Bianchini a Londra, alle spalle i palazzi della copertina del suo libro
(foto di Luca Bianchini)
Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa. L’ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese – inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l’Italian Bookshop. La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama guagliuncelle. Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti.
Luca Bianchini e Ornella Tarantola (foto di Luca Bianchini)
Tra humour inglese e una malinconia tutta italiana, Dimmi che credi al destino è una storia commovente di rinascita e speranza. Ambientato in una Londra dove il cielo cambia sempre colore e l’amore brucia a fuoco lento, Luca Bianchini racconta con il suo stile inconfondibile una storia che non avresti mai pensato di ascoltare, e che assomiglia terribilmente alla vita. Un romanzo che scalda i cuori, lascia emozioni, e quella voglia, una volta arrivati all’ultima riga, di partire per Londra e andare ad abbracciare Ornella.
E la libreria di Ornella? No,non chiuderà alla fine. O solo parzialmente. A fine Marzo il palazzo verrà distrutto ma la libreria ha già trovato una nuova casa Londra. Ornella, al piccola grande Donna, ha vinto una nuova battaglia. Happy End.
Il cielo di Londra sembra fatto per raccontare l’amore.