Dimmi che senso ha è l'originale contest organizzato da Blink Booking che invita i travel blogger ad associare a ciascuno dei cinque sensi una città tra Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli.
Ringrazio, per prima cosa, http://ilviaggiodiwyw.blogspot.it/ e http://www.viaggi-lowcost.info/ per avermi 'nominata', dandomi l'opportunità di partecipare!
Comincio subito e lascio le spiegazioni in fondo al post:
Olfatto | Firenze
location: Florence, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: june 2012
Un po' di storia. I profumi a base alcolica pare siano nati a Firenze a partire dal XIV secolo in poi. L'arte della profumeria fu esportata in Francia solo in un secondo momento grazie al profumiere personale di Caterina de' Medici, Renato il Fiorentino. Questo sfondo storico mi fa sempre collegare Firenze all'arte dei profumi, ai Nasi e alle fragranze, a Lorenzo Villoresi.
Non da ultimo, durante la mia recente sortita a Firenze, mi sono dedicata alla visita dei Giardini di Boboli (per me inedita) e ho scoperto una Firenze nuova. Credo che soffermarsi a considerare quanti giardini, quanto respiro si dia al verde nel capoluogo toscano, lasci davvero stupefatti. Nonostante a giugno stessi morendo letteralmente di caldo, ho trovato che Firenze sia una città in cui si respiri (sarà per questo che è madre dell'arte profumiera?).
E non so voi, ma per me non solo i fiori, ma i prati, gli alberi, le aiuole, le vedute sulla campagna, il verde come colore, ecc... significano innanzitutto profumi e odori che si imprimono come ricordi e sensazioni che restano anche quando, molto tempo dopo, si è incastrati nei cementi di città grigie e lontane.
location: Florence, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: june 2012
Vista | Napoli
location: Naples, Italy
photographer: Giacomo
Ma lo so che non si può pensare a Napoli senza pensare al gusto. Al caffè, alla pizza, al cibo da strada, alla frittura, ai dolci, alle sfogliatelle (ricce!!!) e ai Babà. Però se c'è una cosa, al di là di ogni sapore (sempre che esista una Napoli al di là del sapore), che mi ha impressionata fin dalla mia prima visita in questa straordinaria città, è stato il quantitativo incredibile di piccole cose, di particolari, di frammenti, di oggetti del quotidiano che si confondono con la ressa delle persone per strada, delle bancarelle, degli scambi, delle strade strette e in salita o larghissime in piano. Per vedere Napoli bisogna avere cento occhi e farli muovere a mille. Perché, mentre stai guardando di fronte a te, probabilmente ti stai perdendo qualcosa accanto: una scenetta di vita, un oggetto, una strada, un palazzo. E anche mentre guardi qualcosa bisogna avere lo sguardo curioso e attento di chi non si lascia sfuggire nulla. La storia, le tradizioni, la cultura trapelano in ogni cosa, ma si lasciano scorgere solo dall'occhio acuto - o allenato. Ecco perché credo che fotografare Napoli sia un lavoro estremamente difficile (guarda caso le foto qui non sono mie!) e, in quanto tale, in grado di dare grandi soddisfazioni.
E infine, se allontaniamo il nostro "zoom" e passiamo dal macro al teleobiettivo, non è che scompaia tutto. Non avviene che quel mondo di particolari si perda all'orizzonte. Al contrario: appare la grandiosità di questo luogo: la costa, il mare, il profilo dell'Italia. Il Vesuvio.
Vedi Napoli e poi muori.
location: Naples, Italy
photographer: Giacomo
period: june 2011
Tatto | Venezia
location: Venice, Italy
photographer: Beatrice Saglio
period: january 2012
A Venezia sono stata moltissimi anni fa. Ero molto piccola (dieci anni?) e mi ricordo poche cose frammentate che mi hanno colpita allora - ma non riesco a ricordare un'impressione generale.
Quindi, al di là dei colori, dei vetri di Murano, dei ponti e dell'architettura, ciò che mi aveva divertito e affascinato era stata senza dubbio la presenza performante dell'acqua (da cui anche i ponti, l'architettura, i colori... ecc.).
Come tutte le bambine che si rispettano adoravo toccare tutto, sentire che era vero, com'era, meglio ancora se l'oggetto del desiderio era da non toccare. Ed ecco che, durante i trasporti in traghetto, il sogno era quello di immergere entrambe le mani (ma anche un solo dito può andare) in quell'acqua fredda che sembrava così strana solo perché era lì: tra una casa e l'altra e sotto quello che in un'altra città sarebbe stato un autobus. (Ma poi: si è mai visto che si veda il mare e non ci si voglia bagnare nemmeno un pochino?)
In realtà, non riesco a ricordare se effettivamente dal traghetto era possibile, per un braccino corto come il mio di allora, immergere il ditino. Certo è che ne ho il ricordo. Che questo sia poi il ricordo di un fatto o di una fantasia da bambina, mi interessa fino a un certo punto.
Udito | Milano
location: Milan, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: february 2012
Confessione: non sono un'amante di Milano. A Milano "olfatto" sarebbe stato odore di smog, "vista" il cielo grigio e la luce cupa, "tatto" le maniglie unticce della Metropolitana, "gusto" il mio pranzo nella mensa universitaria o la mia cena preparata con poca voglia e coi prodotti in offerta del Carrefour vicino a casa. Ho pensato poi a "udito". E mi è venuto in mente quando nella mia prima casa il martedì alle 5 del mattino il camion della nettezza urbana portava via il vetro. E gli acuti striduli della metro in curva e del tram quando frena. E le auto sotto casa e l'accento di Milano. Insomma, non è stato facile.
Poi ho pensato alle volte in cui (e giuro ogni tanto capita) alzo gli occhi e penso che in fondo non è così male. Che anche Milano una sua anima, sotto la nebbia di smog, ce l'ha. E questo accade solo quando nell'aria c'è una musica. Milano, con una musica di sottofondo diventa improvvisamente autentica. Probabilmente quindi il suo vero problema è orribile rumore di tutti i giorni. Il rumore di traffico e il silenzio tra le persone ("mi scusi mi sa dire dove...? ... va bene, non fa niete"). Ecco che allora, sotto Natale, quando si diffondo le musiche natalizie, o quando qualcuno suona per strada, o nella metro, allora si riesce a sentire una nostalgia, anche una sofferenza, ma comunque una sensazione che riesce a dare alla città una suo calore, una sua luce.
location: Milan, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: february 2012
Gusto | Roma
location: Rome, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: december 2011
Anche Roma, come Venezia, è una città che ho visitato principalmente da piccola. Con la differenza che durante gli ultimi giorni dell'anno scorso, ho avuto l'occasione di passarci un pomeriggio - così da aver modo di rinfrescare la memoria. Senza la voglia di fare troppo i turisti abbiamo dato la caccia a Caravaggio, girato la città, le sue vie, i suoi palazzi, la sua storia così tanto radicata in ogni cosa. E ad un certo punto, in Via Uffici del Vicario, ci siamo fermati per una delle coppe gelato più famose del mondo: quella di Giolitti. Nonostante la celebrità, l'atmosfera da locale storico dei primi del '900 è invariata (impara Milano, impara!!), il gusto, indimenticabile. Proprio questo fa di Roma una città speciale: nel suo essere turistica, famosa, ricca - non perde la sua storia. "La città eterna", appunto. I cliché che ogni città ha, qui non hanno più di tanto intaccato l'aria che si respira (per quanto possa giudicare io, da, possiamo dire, "turista esigente").
Quindi, nonostante conosciate la mia passione per il gelato (inutile dire della mia passione per il gusto - ogni città, per The Travel Eater è gusto!), in questa circostanza, quell'ottimo gelato nel cuore di Roma significa anche tante altre cose. Significa autenticità.
location: Rome, Italy
photographer: Costanza Saglio
period: december 2011
Voi cosa ne pensate? Avete visitato queste città? quale senso hanno avuto per voi?
Vi consiglio di partecipare a questo simpaticissimo contest che mi ha dato l'opportunità di unire un pezzo di Italia tra occhi, dita, orecchie, naso e lingua!
Partecipare è facile:Per partecipare il blogger deve scrivere un post intitolato Dimmi che senso ha che dovrà contenere un link alla pagina del concorso (www.blinkbooking.com/dimmichesensoha) e il nome di altri 5 travel blogger con un invito a partecipare al contest.
Il mio invito va a:
Francesca,Lucia,Silvia,La Ragazza con la Valigiae Selene
Dopo aver pubblicato il post bisogna comunicare la propria partecipazione inviando un’email a dimmichesensoha@blinkbooking.com entro e non oltre le 17:00 del 19 ottobre, indicando il proprio nome e il link del post sul blog. Sei si è iscritti anche a social network si può condividere il proprio post su Facebook (taggando @BlinkBooking) e Twitter (menzionando @BlinkBooking_IT ) e inserendo l’hashtag #DimmiCheSensoHa.
Spero vi sia piaciuto il post!
A Presto!
C.