Nella blogosfera c’è poi chi ha messo su un blog con il solo scopo di curiosare negli scaffali dei lettori di mezzo mondo. Su Share your shelf infatti si possono inviare le foto della propria libreria e guardare quelle degli altri utenti. La tag-line del sito recita così: “Tu hai una libreria. Gli altri vogliono vederla. Questo è quello che succede qui.” Ma c’è di più, perché è facile, leggendo il titolo del blog, sciogliere il gioco di parole: Share your shelf = share yourself. In parole povere: dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. Ma è davvero così?
Ok, facciamo una prova. Mi guardo attorno e provo a scegliere la mensola che mi descrive meglio. Sarà che io non dispongo di una mega-libreria che contenga tutti i miei libri e quindi li ho sparsi in ogni angolo della casa, ma la scelta già si presenta ardua. Qui troppi romanzi sudamericani, lì troppi classici; questo l’ho comprato ma non l’ho mai letto, quello proprio non mi è piaciuto. Io poi sono terribilmente incoerente nella disposizione dei libri: né per colore, né per casa editrice, né per autore… i miei sono tutti mescolati. Potete trovare uno accanto all’altro Cent’anni di solitudine, la guida turistica di Barcellona e 100 Cupcakes. Ci sono libri che ho comprato per sbaglio e che non mi rispecchiano proprio per niente, eppure anche quelli sono parte di me. Ce ne sono alcuni che mi hanno cambiato la vita, altri che ho letto come semplice passatempo e mi chiedo se una foto possa rendere tutte queste sfumature.
Insomma, dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei… oppure no?
Giulia Lanzolla