Sono cresciuta con e fra i libri.
Fin da quando ero piccola, mia madre mi ripeteva sempre che una persona senza cultura é nulla, non ha poteri.
La devi sempre curare, la devi sempre sviluppare ed accudire.
Io la guardavo e lei appena poteva mi regalava dei libri.
I miei primi libri erano profumati, avevano le pagine che sapevano di fragola e lampone, e dentro c’erano le storie di Zanna Bianca, della Piccola Lovely Sara, di Peter Pan … era lui che amavo di piú assieme a Zanna Bianca.
Credo sia stato il mio primo crush.
Casa mia era sempre piena di riviste e quotidiani, mia madre ama fare le parole crociate … passione che non é riuscita a passarmi!
Crescendo mi ricordo che la mia prima paghetta la spesi per un libro, boring direte voi, ma fu cosí!
Mi sentivo grande. Ero andata in libreria da sola e avevo comprato da sola un libro, con i miei primi soldini messi da parte.
Tornata a casa tutta eccitata dissi a mia madre che quei preziosi soldi, li avevo spesi in un libro.
Lei quasi si commosse.
Ehhh … gioventú di 20 anni fa, mica stavamo con la Play in mano, anche perché non esisteva.
Crescendo la mia collezione di libri é cresciuta in maniera esponenziale, e una volta domato la lingua inglese, ho cominciato a collezionare anche libri in lingua straniera.
I libri sono i miei compagni di viaggio, di rilassamento e di sfogo.
Grazie a mia madre e a loro, mi sono data alla scrittura e ho amato personaggi inesisenti, ma per me reali.
Ho viaggiato per mondi, lontani e misteriosi e ho avuto tanti amici e chiacchierate.
Vedi, io da piccola ero super timida!
Lo sono tutt’ora, ma da piccola … madre altro che riccio, altro che tartaruga nascosta nel suo guscio, o struzzo con la testa nella sabbia … ero tutte e tre gli animali messi assieme!
Quindi i libri capite, sono stati i miei compagni, o li amavo o rimanevo sola, e comunque quando “imponi” una cosa fin dalla tenera etá o la finisci per amare o odiare.
Io li ho amati, e li amo tutt’ora.
Li amo che siano nuovi o vecchi, li amo che siano rovinati e sottolineati, amo il loro odore, e passare ore in libreria seduta a leggere.
Che palle direte voi!
La sera me li porto a letto, come amanti, uno diverso dall’altro a seconda dell’umore – sí leggo contemporaneamente 2/3 titoli – e poi crollo sfinita su di loro.
L’altro giorno stavo cercando un libro, fra i meandri della mia mini biblioteca di Alessandria, e mia madre era presa a sistemare delle cose.
Dimmi un numero! – gli faccio di punto in bianco.
Lei spara un numero e mi fissa incuriosita.
Io prendo un libro a caso, lo apro alla pagina che mi ha detto, chiudo gli occhi scorro il dito lungo la pagina e mi fermo ad un punto a caso, e gli leggo la frase che ho casualmente scelto.
La frase che leggo é quella che piú si addice a te in questo momento – le dico.
Ed é stato cosí, casualmente cosí.
Amo questo gioco, che mi é venuto in mente per caso.. o forse l’ha invetato giá qualcun’altro che ne so!
Certe volte se sono giú o cerco una risposta, prendo un volume a caso - mi piace pensare che siano loro a farsi scegliere – mi dico una pagina, apro, scorro il dito e leggo la frase.
Qualche volta mi illumina, altre mi ha fatto piangere, altre ancora ridere, e alcune non le ho capite o si sono capite dopo, oppure semplicemente sono cadute cosí come sono state trovate per caso.
Saró strana, ma amo questo passatempo.
Dovreste provarci
Sir Koala ringrazia e saluta.