Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana. I pollini del desiderio gravi da tutte le forme scultoree della bellezza, l'alto Cielo spirituale, le linee delle colline che vagano, insieme a la nostalgia acuta di dissolvimento alitata dalle bianche forme della bellezza: mentre pure nstra è la divinità del sentirsi oltre la musica, nel sogno abitato di immagine plastiche!
[...]
Nel vico centrale osterie malfamate, botteghe di rigattieri, bislacchi ottoni disparati. Un'osteria sempre deserta di giorno mostra la sera dietro la vetrata un affaccendarsi di figure losche. Grida e richiami beffardi e brutali si spandono pel vico quando qualche avventore entra. In faccia nel vico breve e stretto c'è una finestra, unica, ad inferriata, nella parete rossa corrosa di un vecchio palazzo, dove dietro le sbarre si vedono affacciati dei visi ebeti di prostitute disfatte a cui il belletto dà un aspetto tragico di pagliacci. Quel paesaggio deserto, fetido di un orinatoio, della muffa dei muri corrosi, ha per sola prospettiva in fonco l'esteria. I pagliacci ritinti sembrano seguire curiosamente la vita che si svolge dietro l'inferriata, tra il fumo delle pastasciutte acide, le risa dei mantenuti dalle femmine e i silenzi improvvisi che provoca la squadra mobile: [...] In un quadro a bianco e nero una ragazza bruna con una chitarra mostra i denti e il bianco degli occhi appesa in alto. - Serenata sui Lungarni. M'investe un soffio stanco dalle colline fiorentine: porta un profume di corolle smorte, misto a un odor di lacche e di vernici di pitture, percettibile appena (Mereskoswki)
( Dino Campana, Firenze - Canti Orfici, 1914 ) Tag: Campana Dino, Canti Orfici, Firenze, Florence, Toscana, Tuscany. Aggiungi il permalink ai segnalibri.