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Dio e il mondo dell'adolescente africano /Spazio Spiritualità

Creato il 10 aprile 2014 da Marianna06

 

 

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Per gli adolescenti di molte popolazioni africane, qualunque sia la loro appartenenza religiosa, Dio non è un problema.

Sganciato dai sensi di colpa rispetto all’omologo occidentale, l’adolescente africano, che ha già fatto il suo cammino iniziatico da subito, aiutato dalla comunità tutta, ha un senso di Dio come il “presente” per eccellenza.

Come non c’è bisogno di dimostrare l’esistenza dell’aria altrettanto, per lui o per lei , non c’è necessità di provare l’esistenza di Dio.

Molto bella è l’immagine “respirare Dio”.

Dio, pertanto, non ha un volto specifico.

Dio è sentito in tutta la realtà, dopo essere stato scoperto fino dalle prime esperienze di vita.

Dio è nel vento. Dio è sulla cima di un monte. Il tuono è la sua voce che rimprovera i malvagi.

La pioggia è la benedizione che dà alla terra. Il sole è il suo occhio. La foglia che trema è un messaggio, che è stato inviato tramite gli spiriti che fanno da intermediari.

Poesia, mito, senso religioso qui si fondono. Quindi “Bellezza”

E noi , probabilmente,dovremmo imparare da loro per recuperare il gusto della semplicità perduta e conoscere un po’, per quanto  è possibile, il primo e l’ultimo dei “perché”.

  

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     a cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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