Dio e’ punk?

Creato il 08 giugno 2013 da Cannibal Kid
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DPG “And Punk Was With God” Cos’hanno a che fare il punk e Dio? Apparentemente niente, eppure grazie ai DPG trovano adesso un punto di comunione. “And Punk Was With God” è infatti il titolo del nuovo EP dei DPG, gruppo techno punk con sede a Castelfiorentino, in provincia ebbene sì dal nome del paese non l’avreste mai detto, di Firenze. Una volta fatta questa premessa, dimenticatela. Dimenticate tutto. I DPG non sono un gruppo di Christian Rock né tantomeno di Christian Punk e con le altre band italiane in circolazione hanno ben poco a che vedere. Lo dico come nota positiva. Molto positiva. Se uno pensa a un gruppo fiorentino, il primo nome che viene in mente è quello dei Litfiba. Ma i DPG non hanno niente a che fare con i Litfiba. Grazie a Dio. Quel Dio che qui se ne va a braccetto con il punk. E con il post-punk. I DPG hanno un bel suono post-punk, che mi ricorda i Public Image Ltd., il fenomenale gruppo che Johnny Rotten ha messo su dopo i Sex Pistols. Altre band che mi sono balenate alla mente durante l’ascolto dei 5 ipnotici brani di questo convincente EP sono Liars, Alec Empire, The Rapture e Soulwax. Questo giusto per citare qualche spirito che mi è sembrato affine, ma ciò non toglie che i DPG dimostrano di possedere un sound tutto personale, che mischia ritmi elettronici vicini alla techno con un’attitudine bastarda e punk. Musica che fa muovere la testa su e giù, su e giù, che vedrei bene suonata in un club underground di Berlino. Musica poco italiana che però sarebbe bello sentire più suonata anche dalle nostra parti. In attesa che ciò avvenga, probabilmente nell’anno del duemilaecredici, mi sparo questi DPG a un volume così alto come se non ci fosse un domani. E, soprattutto, come se non ci fossero dei vicini di casa. (voto 7/10)
Potete ascoltare e scaricare il nuovissimo EP dei DPG su Bandcamp, insieme anche al loro primo lavoro “In the Beginning There Was Punk…”, con la modalità name your price, ovvero potete offrire quanto volete. Di seguito vi propongo il mio pezzo preferito dall’EP, dal titolo che se riesci a sillabarlo correttamente vinci subito una gara di spelling: “Mamihlapinatapai”


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