Si chiama Crisp ed era fino a poco fa un dipendente inglese di Apple. La sua colpa è quella di aver pubblicato sul proprio account personale di Facebook un commento negativo su un prodotto della Mela.
La questione di non poco conto, e che solleverà inevitabilmente molte discussioni, è che il profilo utilizzato dall’ uomo per esprimere le sue opinioni era appunto privato e non della società. Esattamente come se avesse espresso una opinione negativa al bar con degli amici.Il problema è che però Facebook ha una portata universale e le idee corrono e si espandono.
Il tribunale ha dato ragione a Cupertino : per Apple l’immagine è fondamentale e questo comportamento, se pur “privato”, danneggia la società e i suoi prodotti.
Dunque una scelta estremamente drastica.Una opinione che costa il posto di lavoro.Sembra di tornare ai tempi d’oro di Steve Jobs che licenziava in ascensore!