Scritto da Rosalia Giammetta | luglio 13th, 2012
Il questionario presentato in questo articolo è la traduzione in italiano del Test sulla dipendenza da Internet ( Internet Addiction Test) messo a punto da Kimberley Young, psicologa statunitense che da molti anni si occupa di dipendenza da Internet e che dirige il Center for Internet Addiction Recovery di Bradford (Pennsylvania).
Il questionario non ha ancora un adattamento italiano ed è qui presentato solo a scopo didattico. Dunque, come specificato nelle Note legali:
- non va utilizzato per fare diagnosi;
- non fornisce alcuna raccomandazione da seguire;
- non ha finalità clinica;
- non sostituisce la consulenza di un professionista.
Chi decide di sottoporsi al questionario sulla dipendenza da Internet lo fa sotto la sua responsabilità. Cosa decide di fare dei risultati è una sua scelta personale.
Il Test sulla dipendenza da Internet (Internet Addiction Test) di Kimberley Young
La persona risponde alle varie domande del questionario utilizzando questi criteri:
Le domande sono 20 e per rispondere a tutte ci vogliono 10 minuti. Ecco le domande del test sulla dipendenza da Internet (Internet Addiction Test):
Qui la versione stampabile dell'Internet Addiction Test.Una volta che la persona ha risposto a tutte le domande, le cifre di risposta man mano indicate vengono sommate. Il punteggio ottenuto è valutato in base alla fascia in cui cade:
- punteggio tra 0 e 19 - al di sotto della media;
- punteggio tra 20 e 49 punti - utilizzatore medio di internet, a cui può a volte capitare di navigare in rete un po' troppo a lungo, senza però perdere il controllo della situazione;
- punteggio tra 50 e 79 punti - punteggio al di sopra della media. La persona ha già diversi problemi a causa di internet e dovrebbe riflettere sull'impatto che questi problemi hanno sulla sua vita;
- punteggio tra 80 e 100 punti - l'uso di internet è intensissimo e sta causando alla persona notevoli problemi. La persona dovrebbe considerare l'impatto di internet sulla sua vita e affrontare i problemi che le causa.
Inoltre, per la persona può essere utile rivedere le domande a cui ha risposto 4 oppure 5.
Per approfondire
Young K. (1998), Caught in the Net, Wiley.
Facebook: perché lo usiamo? Facebook: il tuo profilo ti somiglia più di quanto credi Facebook aiuta a non sentirsi soli? Fa bene o fa male? Facebook e gli adolescentiPhoto credit: Stock.xchng
Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, si occupa di adulti e adolescenti, a Roma. In particolare, è specialista in disturbi d'ansia e depressione e nella prevenzione dei comportamenti a rischio. Ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L'adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli .
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