Quanto incidono i trasferimenti statali sulle casse dei Comuni? Nella classifica delle grandi città Stato-dipendenti, guidano nell’ordine Palermo (36,32%), Roma (20,73%) e Torino (15,53%). Le più autonome, Messina, Venezia e Trieste.
Le entrate dei bilanci comunali sono composte da varie voci. Anche se buona parte dei soldi vengono da tasse ed imposte, non è da sottovalutare il peso di trasferimenti e contributi provenienti da Stato, Regioni ed altri Enti Pubblici.
Uno degli indicatori di openbilanci tiene traccia proprio della dipendenza dei Comuni dallo Stato. Maggiore è la percentuale e più alta è la dipendenza. E’ utile vedere l’andamento di questo indicatore in relazione a quello dell’Autonomia finanziaria che rappresenta l’altra faccia della medaglia per capire fino a che punto il Comune può fare conto su forze proprie per determinare il futuro della comunità.
Nel 2013, ultimo anno di rilevazione, il Comune di Palermo aveva la percentuale più alta, staccando di molto le altre grandi città Italiane. Il 36,32% delle entrate del capoluogo siciliano è rappresentato da contributi e versamenti da parte dello Stato. Più dietro troviamo Roma (20,73%) e Torino (15,53%).
Fra le città prese in considerazione, le più autonome sono nell’ordine Trieste (1,92%), Venezia (6,21%) e Messina (7,37%).
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