“East Wind over Weehawken” è il nome del quadro di Edward Hopper venduto per 40,5 milioni di dollari il 5 dicembre a New York. Il vincitore dell’asta, come spesso accade, è rimasto anonimo.
Rappresenta un record per un’opera del pittore statunitense, avendo battuto i 26,9 milioni di dollari di “Hotel Window”.
Il dipinto colpisce per la malinconia che traspare, descrivendo uno stralcio di Stati Uniti dopo la “Grande depressione del ’29”. Una default che lasciò drammatiche tracce a livello economico e sociale in tutti gli Stati Uniti.
Lo stesso pittore descrisse “East Wind over Weehawken”, per il suo impatto emotivo ed empatico, una delle proprie opere meglio riuscite.
Il quadro, precedentemente parte della collezione “Pennsylvania accademy of the fine arts”, ha superato di gran lunga i pronostici riguardo alla sua vendita. Si pensava che l’opera potesse essere venduta a una cifra che si aggirasse intorno ai 22-28 milioni di dollari.
Edward Hopper, pittore statunitense deceduto nel maggio del ’67,è di fatto un mostro sacro dell’arte contemporanea statunitense e mondiale.
Nato il 22 luglio 1882 a Nyack, paesino dello stato di New York, Hopper ha saputo rappresentare malinconia e solitudine in maniera magistrale, ritraendo frame di quotidianità caratteristici della società americana. Indimenticabili le opere con protagoniste figure femminili cariche di significato,ritratte anch’esse in pose e momenti di vita quotidiana.
Con una tecnica vagamente ispirata all’impressionismo francese di metà ’800, il pittore si costruì nel tempo uno stile unico e personale, con esclusivi usi di luci taglienti e freddi colori
Edward Hopper rimane un’icona e un modello per appassionati, mecenate, studiosi e aspiranti artisti. Tra le opere più note: “Sole del mattino”, “Nudo sdraiato”, “Chair Car” e il famosissimo “Nottamboli”, quadro del 1947 che più si associa al pittore.
I proventi della vendita di “East Wind over Weehawken” verrano investiti nella creazione di una sovvenzione all’accademia e per l’acquisto di altre opere.