“Diramarsi”, di Alessandro Giammei.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
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Sono giorni che ho voglia di scriverne.

La copertina la vidi per la prima volta al Salone Internazionale del Libro di Torino 2010: quel triangolo rosso su sfondo blu, sensuale, ammiccante. Formato accattivante. Ma non lo comprai.

Ho incontrato l’autore, Alessandro Giammei, a dicembre, a Più Libri Più Liberi. I suoi modi e la sua ironia mi hanno subito incuriosito. Eppure non ero ancora convinto.

Qualche giorno dopo, quel libricino, poggiato tra altri libri, quel titolo, DIRAMARSI, e ancora il triangolino rosso mi hanno indotto a prenderlo tra le mani. L’ho sfogliato, come si fa di solito, distrattamente, e infine, ho aperto una pagina a caso. E ho letto:

“…

E poso l’orecchio sulle tue labbra
aperte, mentre dormi. Sento il mare”

Io non sono un poeta, non capisco di poesia, ma sento. Su questo non c’è dubbio. E le sue parole, le ho da subito sentite mie.

… Ve la consiglio questa raccolta poetica, DIRAMARSI: da qualche giorno, ormai, la porto sempre con me in giro per Berlino.

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