Diritti TV: alcune delle contraddizioni oggetto dell’inchiesta erano già state segnalate da Federsupporter nel 2013

Creato il 04 ottobre 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

In un articolo apparso su " La Repubblica" del 26 settembre scorso, a firma di Marco Mensurati ed Emilio Randacio, si da notizia che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano avrebbe aperto un'indagine relativa alla attribuzione e spartizione dei diritti tv sulle partite di calcio concernenti i Campionati di Serie A del triennio 2015 - 2018.

L'indagine, secondo quanto riportato dal suddetto articolo, avrebbe preso le mosse dall'istruttoria avviata il 13 maggio scorso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ( AGCOM): istruttoria che ipotizzava un'intesa restrittiva della concorrenza intervenuta tra Sky, Mediaset, Lega Calcio e Infront.

Ciò premesso, si tratta di materia e argomenti di cui Federsupporter aveva avuto modo di occuparsi sin dal giugno 2011.

Al riguardo si rinvia al dettaglio cronologico delle Note redatte dall'Avv. Rossetti sul problema, consultabili sul sito www.federsupporter.it.

In particolare, l'attenzione veniva richiamata nel 2013, allorchè l'allora Presidente dell'AGCOM, Giovanni Pitruzzella, aveva inviato al Parlamento una nota critica circa i criteri di ripartizione dei diritti tv derivanti dall'applicazione della cosiddetta " Legge Melandri " (Decreto Legislativo 9 gennaio 2008, n. 9).

Con riferimento a tale nota evidenziavo come fosse stata sottolineata l'esigenza di modificare le norme in vigore nel senso di dare vita a un meccanismo che premiasse il merito, cioè i risultati sportivi conseguiti, piuttosto che incoraggiare e premiare le rendite di posizione costituite dai bacini di utenza e dai risultati sportivi storicamente conseguiti nel tempo.

Nella nota, inoltre, si sottolineava la necessità di dare maggior peso agli interessi del tifoso - consumatore, essendo la normativa Melandri troppo sbilanciata a favore della tutela degli interessi delle società sportive e delle pay tv.

A tutt'oggi, evidentemente, nè i Governi nè il Parlamento hanno tenuto alcun conto di quanto suggerito dall'AGCOM.

Successivamente, con riferimento agli esiti dell'aggiudicazione dei diritti audiovisivi concernenti le partite della Serie A per il triennio 2015 - 2018, in una nota del 7 luglio 2014 intitolata " Diritti Tv: "Legge Melandri" o "Legge Malandrina " ?", , nel più ampio contesto delle criticità e degli aspetti relativi a tale Legge, rilevavo come la suddetta aggiudicazione non si fosse svolta nel rispetto del principio di competitività delle procedure per l'aggiudicazione stessa, secondo quanto stabilito all'art. 6 delle Linee Guida della Legge, bensì come essa fosse stata frutto di un sostanziale patto spartitorio intervenuto ex post e indipendentemente rispetto agli esiti di tali procedure.

In particolare, mettevo in luce il ruolo, sempre a mio avviso, anomalo di Infront.

Più precisamente, appariva, come appare, generica ed ambigua la definizione di Infront quale "advisor", posto che il ruolo e le funzioni in concreto svolte da Infront, nell'ambito delle operazioni per l'aggiudicazione dei diritti tv relativi al triennio 2015 - 2018, fossero stati quelli di vera e propria intermediazione.

Quest'ultima vietata dal Decreto Legislativo n. 9/2008 che, per l'appunto, proibisce il collegamento degli organizzatori degli eventi sportivi, vale a dire le società, con soggetti intermediari.

Risultava e risulta, viceversa, che Infront avesse avuto e abbia rapporti commerciali con non poche società di calcio e che, addirittura, secondo quanto riportato nell'articolo su " La Repubblica", essa sarebbe partecipe di quote di alcune di tali società, tra le quali vengono indicate il Bari, il Brescia e il Parma.

Rilevavo, altresì, che, ai fini dell'aggiudicazione dei diritti tv, non vi era e non vi è, in realtà, nulla da consigliare o da intermediare, non sussistendo un sostanziale mercato in ordine a tali diritti, dovendosi intendere per "mercato" l'esistenza di una pluralità di venditori di un bene e di un servizio, in concorrenza tra loro, nonché l'esistenza di una pluralità di potenziali acquirenti di tale bene o servizio, pure in concorrenza tra loro, poiché vi è, da un lato, un venditore monopolista (la Lega Calcio) e, dall'altro, vi sono acquirenti duopolistici (Sky e Mediaset).

Nessuna meraviglia, dunque, che la materia dell'aggiudicazione dei diritti tv e il ruolo in essa svolto dai protagonisti di tale aggiudicazione abbia suscitato, per così dire, l'attenzione e l'interesse, non solo dell'AGCOM, ma, a quanto pare, anche della Magistratura Penale.

D'altronde, non è un caso che il dr. Raffaele Cantone, attuale Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, nel suo libro " Football Clan", Rizzoli Editore, 2012, avesse osservato che il sistema calcio " E' oggi succube dei diritti televisivi che condizionano i bilanci in maniera sproporzionata ... Le altre stelle europee non dipendono dalla televisione, che rappresenta una voce importante nei conti ma comunque minoritaria rispetto alla capacità di fare impresa ... I diritti televisivi arrivano di stagione in stagione: stimolano l'abitudine a navigare a vista, con programmi sul breve periodo ... I criteri per la suddivisione tra società sono alquanto bizantini...In questa equazione oscura il peso delle prestazioni è bassissimo: solo un quinto dei fondi viene ripartito in base alla classifica degli ultimi campionati ... Questo affare è interamente gestito dalla Lega Nazionale Professionisti, più spesso chiamata Lega Calcio, una sorta di autogoverno del pallone diverso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, ma molto più potente perché organizza i tornei e domina la risorsa principale" (pagg. 270 - 271).

Le analisi dell'Avv. Massimo Rossetti sul tema " Diritti televisivi":

" Uno tsunami sui diritti televisivi per la trasmissione delle gare di calcio: la sentenza del Consiglio di Stato" 6 giugno 2011.

" Uno tsunami sui diritti televisivi " 13 giugno 2011 .

" Trasmissione audio-visiva delle gare di calcio: importante sentenza della Corte di Giustizia Europea " 11 ottobre 2011.

" L'intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sui diritti televisivi: i nodi vengono al pettine. Le proposte di Federsupporter." 19 aprile 2013.

" Trasmissione televisiva delle gare: nuova importante sentenza della Corte di Giustizia Europea " 26 luglio 2013.

" Diritti TV: si prospetta un pasticcio di cui faranno le spese i tifosi " 9 giugno 2014.

" Diritti TV : " Legge Melandri " o " Legge Malandrina"? 7 luglio 2014


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