Secondo ambienti tv internazionali al corrente delle trattative, Sky ha deciso nei mesi scorsi di non estendere alla stagione 2014-2015 l'accordo per la cessione dei diritti esclusivi pay della Champions a Mediaset, rimanendo titolare esclusiva pay delle gesta delle due italiane ammesse di diritto (Juventus e Roma in forte vantaggio) e della terza italiana che dovesse superare le qualificazioni. Mediaset è però in vantaggio nell'aggiudicazione delle successive edizioni pay della Champions grazie a una offerta descritta come "pazzesca", con un aumento del 50% rispetto a quella fatta due anni fa, nonostante i deficit della divisione Premium del gruppo, e anche il fatto che le squadre italiane ammesse alla Champions siano ormai soltanto 2+1.
Quindi rimarrebbe per una stagione senza la massima manifestazione continentale per poi poter vantare a sua volta una esclusiva negli anni successivi, nei quali però contemporaneamente non potrebbe contare sui diritti della Europa League (i cui ascolti sono quest'anno in forte crescita), per i quali - a quanto si apprende in ambienti vicini alla Uefa - è Sky ad essere in decisivo vantaggio. I telespettatori italiani della pay, insomma, abituati nelle ultime due stagioni ad assistere alle gare di Champions ed Europa League sia su Sky sia su Mediaset Premium, rischiano nei prossimi anni di dover giocare a ping pong con i decoder. Anche se molti osservatori, sulla base dell'esperienza, fanno presente che quando la divisione dei diritti tra due tv è così confusa in genere le emittenti finiscono con il sedersi a un tavolo per cercare di avere tutti un po' di tutto.