Le linee guida oggetto della delibera dell'Antitrust, resa pubblica nel consueto Bollettino settimanale, sono quelle approvate dalla Lega Calcio nel febbraio scorso e integrate successivamente nel mese di marzo. L'Antitrust, che insieme all'Agcom è chiamata per legge a verificarne la conformità, pochi giorni dopo averle ricevute aveva avviato una consultazione pubblica sul tema e oggi promuove la proposta solo in parte: per avere l'ok definitivo, infatti, la Lega dovrà rimettere mano ai pacchetti.
In sostanza, la proposta prevede la formazione dei pacchetti di diritti del Campionato di serie A, Coppa Italia, Supercoppa, Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera e Supercoppa Primavera delle stagioni 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018, secondo tre modalità alternative: per singola piattaforma, secondo modalità di vendita che mettano in concorrenza le diverse piattaforme per una o più delle competizioni o per determinati eventi di una singola competizione o infine con entrambe queste modalità. Ebbene, a giudizio dell'Antitrust,«la formulazione generica dei criteri di formazione dei pacchetti di diritti esclusivi, così come presentati nelle Linee Guida, vanifica gli obiettivi di garanzia dei principi di equità, trasparenza e non discriminazione nelle procedure di assegnazione» e «rende impossibile l'esercizio dei compiti di vigilanza attribuiti al riguardo all'Autorità».
Pertanto l'Antitrust valuterà i criteri seguiti per la concreta predisposizione dei pacchetti «una volta che essi siano stati compiutamente definiti negli inviti a presentare offerte» e quindi sollecita la Lega Calcio a trasmettere i nuovi criteri «almeno trenta giorni prima della data di pubblicazione degli inviti a offrire secondo le modalità di pubblicità stabilite dalle Linee Guida».