“In Italia la pirateria è al 48%, 33% è la media europea, 45% quella mondiale. I danni per il solo diritto d’autore ammontano a quasi tre miliardi di euro: 1,5 per l’audiovisivo, 1,4 per il software” ha aggiunto stimando “una contrazione di 20mila posti di lavoro nel comparto” in tre anni. E ancora: "Uno studente su tre pensa che la pirateria audivisiva, pur sapendo che costituisce reato, non produca danni".
E guardando alla diffusione dei nuovi terminali mobili si registra "un'impennata dello streaming. Fra gli utenti di smartphone, ha spiegato, il 37% fa streming illegale di film, serie tv, musica e il 75% condivide peer to peer". Per non parlare del "ruolo dei motori di ricerca". A questo proposito, secondo Confindustria, "non si può dire che sia stato fatto abbastanza per eliminare i link pirata dalle indicizzazioni". Da qui il plauso per l'iniziativa di Agcom di un Regolamento a tutela del diritto d'autore online e l’impegno di Confindustria Radio Tv per portare avanti un’efficace azione di contrasto al download illegale con due obiettivi: “Una maggiore specificazione dei soggetti che traggono profitto dalla pirateria” e “la semplificazione delle procedure” per esempio per quanto riguarda le segnalazioni. “Non chiediamo una legislazione di favore – ha concluso De Laurentiis – ma pari opportunità di salvaguardare i diritti base del nostro business”.