«Stiamo ancora discutendo con gli enti - spiega Proietti - prima la Rai e poi gli altri, come previsto dalla legge, ma è gia' coinvolta anche Mediaset. Con Sky invece i rapporti sono molto tesi. La tutela dell'autore - spiega il consigliere - non è solo compito della Siae, ma un vantaggio di tutti, perchè se le regole sono più semplici ne guadagniamo tutti, in tempi e risorse. Oggi abbiamo un contratto di commissione per la Rai che è stato scritto per la radio, nel quale si fa riferimento a elementi che non esistono più e nel quale invece mancano alcune innovazioni. Con la nuova formula abbiamo cercato di snellire al massimo il contratto. Diciamo 'vi diamo tutto', ma semplicemente su ogni cosa vogliamo il diritto d'autore».
Lo scopo, aggiunge il consigliere a margine all'ANSA, «è riportare tutti i programmi dell'entertainment dentro la normativa Siae network. Quanto al contratto per il diritto d'autore abbiamo cercato di semplificare tutto, prevedendo ben dodici-tredici possibilita' di utilizzo del prodotto, dall'online alla vendita all'estero. In corrispondenza di ogni utilizzo, però, deve esserci un diritto d'autore. Fosse anche una lira, ma in questo modo da un lato gli autori hanno riconosciuto il loro dovuto, dall'altro gli enti che hanno facolta' di commercializzare il prodotto avranno subito il quadro chiaro di cosa stanno comprando».