Dis-Coll a chi? Il limbo per i collaboratori a progetto continua

Creato il 27 aprile 2015 da Propostalavoro @propostalavoro

Dis Coll a chi? Il limbo per i collaboratori a progetto continuaSappiamo che il tanto decantato jobs act ha prodotto i primi due decreti attuativi: il decreto legislativo 4 marzo 2015, n° 22, recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, e il decreto legislativo 4 marzo 2015, n° 23, recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Sappiamo inoltre che nel decreto sulla riforma degli ammortizzatori sociali è stata introdotta la Dis-coll che è l'indennità di disoccupazione per i collaborativi continuativi e a progetto che perdono il lavoro. La norma stabilisce che “in relazione agli eventi di  disoccupazione  verificatisi  a decorrere dal 1°  gennaio  2015  e  sino  al  31  dicembre  2015, (…) , è riconosciuta una  indennità  di  disoccupazione  mensile  denominata DIS-COLL".

Ma cosa sta succedendo davvero ai lavoratori a progetto che hanno perso il lavoro dopo l’entrata in vigore del Jobs Act? Sta succedendo che per questi lavoratori la domanda all’INPS è ancora ferma e come alcuni lettori ci hanno segnalato, se ci si rivolge all’Inps per chiedere spiegazioni sullo stato della domanda, la risposta è che l’INPS non può istruire la domanda perché in attesa di istruzioni dalla Direzione Generale.

Siamo a fine aprile, questo vuol dire che chi ha perso il lavoro ed era un collaboratore a progetto, pur avendo i requisiti per percepire l’indennità di disoccupazione non può averla perché l’INPS è ferma, facilmente intuibile che queste persone sono senza reddito e per un ritardo imputabile a chi?

Sia chiaro inoltre che in realtà una forma di disoccupazione per i collaboratori esisteva già, aveva dei criteri un po’ più stringenti della Dis- Coll, ma c’era, si chiamava Una Tantum e di fatto è ancora quella presente sul sito dell’INPS. Infatti la domanda per gli episodi verificatisi dall’entrata in vigore del Jobs Act è stata presentata attraverso il vecchio modello, quello appunto usato pr l'Una Tantum.

A quanto pare invece le domande di disoccupazione per i lavoratori subordinati, pur essendo state anch’esse oggetto della riforma( parliamo della NASPI), stanno andando avanti senza troppo intoppi. Si segue ancora la logica di lavoratori di serie A e serie B? A quanto pare si. Questo governo è stato il primo ad aver demonizzato i contratti a progetto, perché considerati meno tutelanti rispetto ad altre formule contrattuale e tanto da aver deciso un po’ superficialmente di eliminarli. Ma all’atto pratico anche le azioni di governo stanno andando esattamente nella direzione di non garantire tutele a questi lavoratori e a considerarli ancora “di serie B” rispetto ai lavoratori subordinati.

Aspettiamo risposte dall’INPS e magari anche dal governo. Per adesso i segnali lanciati dalle istituzioni verso questi lavoratori sono tutt’altro che confortanti. Verrebbe da dire… piuttosto che elimininare le collaborazioni a progetto, non bastava semplicemente tutelare un po’ di più questi lavoratori? A quanto pare no, meglio usarli per un facile slogan!

IN SEGUITO ALLA PUBBLICAZIONE DEL NOSTRO ARTICOLO L'INPS CI HA INVIATO TRAMITE TWITTER LA CIRCOLARE RELATIVA ALLA DIS-COLL USCITA IN DATA ODIERNA 27/04/2015

VI AGGIORNEREMO SUGLI ULTERIORI SVILUPPI NON APPENA ANCHE NOI NE AVREMO NOTIZIA

CIRCOLARE NUMERO 83

Alessia Gervasi


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Circa sessantamila le presenze, 279 gli eventi, tutti a ingresso libero, la metà in traduzione simultanea. Grande incremento delle dirette in video streaming,... Leggere il seguito

    Il 23 aprile 2015 da   Redazione Firstmaster Magazine
    EDITORIA E STAMPA, LAVORO, MEDIA E COMUNICAZIONE
  • Case Study TGO: #SephoraEyes

    La campagna multicanale #SephoraEyes ha raggiunto gli obiettivi preposti – incrementare la notorietà dei prodotti “Made in Sephora” e generare traffico instore ... Leggere il seguito

    Il 12 aprile 2015 da   Thegoodones
    LAVORO, MEDIA E COMUNICAZIONE
  • Attente imprese, l’art. 18 non è morto

    Dove sta scritto che l'articolo 18, quello della tutela contro i licenziamenti ingiusti, è stato abrogato?La notizia è rimbalzata sulla rete e tra la blogsfera... Leggere il seguito

    Il 17 marzo 2015 da   Propostalavoro
    CARRIERE, LAVORO
  • Retail e social media

    Nel 2013 Pinterest e Instagram si uniscono a Facebook, Youtube e Twitter come must have per i retailer. Entrambi registrano una penetrazione del 90%. Leggere il seguito

    Il 15 marzo 2015 da   Thegoodones
    LAVORO, MEDIA E COMUNICAZIONE
  • Sempre più spesso si parla di You-ng, il magazine made in Italy (una volta tanto), che è probabilmente il primo prototipo di social paper al mondo, con circa... Leggere il seguito

    Il 03 marzo 2015 da   Redazione Firstmaster Magazine
    EDITORIA E STAMPA, LAVORO, MEDIA E COMUNICAZIONE
  • Da pochi giorni è disponibile Storify Enterprise, con la possibilità di far collaborare più redattori su una singola storia (e senza pubblicità). Storify è... Leggere il seguito

    Il 20 febbraio 2015 da   Redazione Firstmaster Magazine
    EDITORIA E STAMPA, LAVORO, MEDIA E COMUNICAZIONE