Dis-Coll: l’Inps brancola ancora nel buio

Creato il 01 giugno 2015 da Propostalavoro @propostalavoro

Pubblichiamo volentieri la testimonianza di una lettrice che ha scritto alla nostra Redazione:

Gentile Redazione,

sono una collaboratrice a progetto a cui è scaduto il contratto il 31 marzo 2015. Dovrei essere tranquilla almeno per qualche mese visto che mi spetta la DIS-Coll (il sussidio di disoccupazione per collaboratori a progetto) se non fosse che da quando mi è scaduto il contratto ad oggi (due mesi) l’INPS continua a brancolare nel dubbio e non sa ancora come erogare la prestazione.

In realtà il decreto è stato approvato, e la relativa Circolare che disciplina la DIS-Coll è anche stato pubblicato, a questo punto mi chiedo come mai dall’INPS continuino a cadere dalle nuvole quando gli si chiede qualcosa sulla DIS-Coll. Quando è uscita la circolare, dal call center non sapevano nemmeno di cosa stessi parlando.

Questa mattina mi sono recata di persona presso la mia sede di competenza per chiedere spiegazioni e avere informazioni circa la mia domanda. L’operatore allo sportello mi ha risposto che non poteva fare nulla e che la mia domanda non era ancora nemmeno stata esaminata (è passato più di un mese da quando ho presentato la domanda!) perché non sanno ancora come istruire le domande. Ma come mai visto che la circolare è uscita già più di un mese fa? Mistero! Ho pensato “forse avranno tantissime domande da dover gestire” così ho chiesto quante domande in totale fossero pervenute dall’entrata in vigore della DIS-Coll e mi è stato risposto “quattro o cinque”. Quattro o cinque??? Ah… compresa la mia ovviamente! 

Insomma non mi dilungo ancora sulla questione, vi ho scritto perché voglio che sia chiaro che di questa DIS-Coll ancora non si è vista nemmeno l’ombra e chissà per quanto andremo avanti così. Inutile dire quanto possano pesare i giorni, le settimane e i mesi che passano per chi è rimasto senza reddito. Non so se la colpa sia imputabile all’INPS o a metodi raffazzonati con cui agisce il governo, fatto sta che di questa prestazione non ha ancora beneficiato nessuno e che i collaboratori a progetto continuano ad essere una categoria estremamente svantaggiata nonostante si cerchi di vendere l’idea contraria.