"Il problema e' sempre lo stesso - aggiunge -, non bisogna lavorare per patologie, ma occorre riconoscere i valori di cura e di assistenza di famiglie che hanno carichi maggiori di altre e richiedono il potenziamento di servizi e la continuita' dell'assistenza, tenendo conto che la non autosufficienza non e' soltanto dipendenza vitale, ma anche dipendenza relazionale, affettiva e sociale". "Sarebbe gravissimo se l'attuale Governo non portasse a termine l'iter delle ripartizioni" conclude De Nigris, convinto che cio' "avrebbe ripercussioni negative su tutto l'ambito assistenziale che riguarda le gravissime disabilita'".
La Repubblica Bologna