Daniela Giachino
La disabilità? Una risorsa e una ricchezza, se vissuta in un contesto capace di valorizzarla. È quanto emerso nella conferenza organizzata dall’assessorato regionale alla Sanità a Pont-Saint-Martin, in collaborazione con Comune e biblioteca. Perché in Bassa Valle? «In Bassa Valle si respira un’atmosfera di partecipazione, di senso della collettività, di accoglienza». Parole di Gianni Nuti, dirigente delle Politiche sociali dell’assessorato, di fronte a una sala gremita.
Oltre 200 le persone partecipanti all’incontro che ha messo in evidenza come, in Valle d’Aosta, la spending review non abbia inciso sui servizi ai disabili: circa 6 i milioni che la Regione investe in un anno per far fronte a tutte le necessità. Con una novità che, visto il successo, sarà implementata, i laboratori occupazionali. Tanto importanti per i disabili, da indurre i ragazzi a promuoverli difendendo il loro posto di lavoro. In primis Mirko Sucquet di Pont-Saint-Martin, occupato nelle attività agricole a Ollignan di Quart, che invita amici e conoscenti ad andare a conoscere la sua attività lavorativa. Ma non solo.
«Un ragazzo che frequenta i laboratori – ha detto l’assessore alla Sanità Albert Lanièce – prima della pausa estiva si è ripromesso di venire a parlarmi, a nome di tutti, per chiedermi di continuare le attività». E l’intenzione è quella di espanderli. «A breve – ha continuato l’assessore – apriremo una nuova sede di Ollignan a Champdepraz con laboratori satelliti, richiesti a più voce dalle famiglie. Costituiscono il salto di qualità: chi vi accede può portare avanti una piccola attività lavorativa, in una filiera artigianale». L’esempio è proprio Ollignan, struttura diretta da René Benzo, presieduta da Gianfranco Trevisan. «Produciamo uva che raccogliamo e che viene vinificata dall’Institut agricole régional – ha detto Trevisan -. Coltiviamo erbe officinali (calendula, rosmarino, salvia, camomilla, timo e lavanda) per ricavarne l’olio essenziale necessario alla creazione della linea cosmetica».
La superficie coltivata è di circa 3 ettari di cui circa 7000 metri destinati a orto, patate, segale e granoturco; si praticano, con la viticoltura, l’apicoltura e si allevano galline ovaiole. I prodotti sono venduti in Valle d’Aosta e fuori. Altro laboratorio che va a gonfie vele è quello facente capo al progetto Jonas, diretto da Battistina Bertino, con produzione di complementi d’arredo, in particolare lampade, commercializzati nelle sedi Ivat, alla Cofruits e alla Fiera di Sant’Orso.
La dirigente del Servizio Disabilità dell’assessorato, Paola Davico, ha posto l’accento sul progetto, definito il fiore all’occhiello, di Legningegno che, attraverso i Cea (centri educativi assistenziali) ha consentito la realizzazione di grandi giochi di legno d’un tempo, divenuti l’attrazione di tutte le sagre, mentre il sindaco Guido Yeuillaz ha sottolineato l’importanza della locale associazione «Insieme», presieduta da Emanuela Yoccoz, di volontariato per il pronto intervento sociale e l’assistenza domiciliare. E tra poche settimane si apriranno, sul territorio valdostano, otto sportelli sociali, supporto alle famiglie per avere informazioni su tutti i servizi attivi in Valle.
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