Il Barcellona comincia subito a fare il suo calcio con la Roma arroccata dietro, ma troppo timida e impaurita. Dopo tre minuti Messi fa capire ai tifosi giallorossi che non sarà una serata facile impegnando Szczesny con un tiro a giro. Altri tre minuti e l'arbitro annulla il primo gol, sempre a Messi, per un fuorigioco millimetrico. Garcia si sgola dalla panchina per chiedere ai suoi di salire e di non buttare via il pallone, ma la sua squadra è troppo timorosa. Il calcio però a volte è strano e al 13' Dzeko sciupa una grandissima occasione per portare in vantaggio la Roma di testa davanti a Ter Stegen. Un'illusione, una speranza, subito annientata da Messi e Suarez che in tre minuti mettono a segno un uno-due micidiale. Anche dopo aver subito due gol la Roma continua con il suo atteggiamento poco combattivo, volto a limitare i danni il più possibile. Sul finire del primo tempo però. Suarez con una prodezza delle sue rende il passivo più pesante. Dopo i primi 45 minuti, i giallorossi sono sotto di tre gol senza aver neanche provato a combattere.
Garcia nella ripresa inserisce Iturbe al posto di Nainggolan. La Roma accenna una reazione e va vicina al gol con Iago Falque. Anche questa però è solo un'illusione. Il Barça non si ferma e segna altri due gol in quattro minuti con Messi e Piquet. Garcia capisce che è finita e inserisce anche Uçan, finora visto con il contagocce, al posto di Pjanic. Il turco compie un fallo ingenuo in area dando anche a Neymar la possibilità di segnare. Szczesny riesce a opporsi al brasiliano, ma Adriano si avventa sul pallone e in ribattuta segna il 6-0. All'82' Dzeko ha la possibilità di segnare su rigore, ma si fa parare il tiro da Ter Stegen. Un errore che non fa troppo male, anche perché scaccia via l'incubo di un altro possibile 7-1. L'arbitro giustamente dà solo un minuto di recupero e Dzeko proprio allo scadere segna il gol della bandiera ma ovviamente non esulta. Il Barça è troppo forte, e questo si sapeva. Solo pochi giorni fa ne aveva fatti quattro in casa del Real Madrid. Però questa Roma è troppo piccola per sedersi al tavolo con le big d'Europa.
(fonte: corrieredellosport.it)