A cinque anni di distanza dal primo capitolo torna Eliss in una nuova versione riveduta, corretta e ampliata. La formula è ancora esplosiva come all'epoca?
Nel 2009 Eliss fu considerato uno dei migliori titoli mobile del periodo, dimostrando ancora una volta come un concept costruito fondamentalmente sull'interfaccia tattile sia, in effetti, il metodo migliore per produrre un videogioco godibile in ambito mobile. Sono passati quasi 5 anni, gli hardware portatili si sono evoluti in maniera esponenziale e il panorama videoludico per smartphone e tablet si è ampliato a dismisura, intersecandosi con quello console e rendendo sempre più sfumato il confine tra i due ambiti eppure quella regola aurea sembra rimasta intatta: le esperienze migliori su piattaforme mobile derivano da concept elaborati a partire dalla loro interfaccia specifica.
Ed è per questo che Eliss Infinity conferma gli ottimi risultati ottenuti dal primo capitolo, presentandosi come un gioco basato su poche regole, sostrato narrativo praticamente assente, gameplay immediato basato sulla gestualità e ritmo incalzante. La struttura è rimasta fondamentalmente la stessa dell'originale, con una modesta rielaborazione grafica e qualche aggiunta contenutistica, in particolare nella forma di un paio di modalità aggiuntive che si affiancano a quella principale e progressiva. Si tratta, in pratica, di spostare dei "pianeti" su una porzione di spazio, trascinandoli con le dita in maniera da farli sparire il prima possibile e lasciare libero quanto più spazio di manovra possibile. I pianeti nascono come supernove all'improvviso in vari punti dello schermo e si caratterizzano per colori e dimensioni diverse, lo scopo è spostarli sopra dei "buchi neri" per farli sparire, seguendo due regole molto semplici: i pianeti devono corrispondere per colore e dimensione a tali buchi perché la sparizione avvenga. E' possibile trascinare pianeti dello stesso colore uno sull'altro, facendoli così fondere in uno di dimensioni maggiori, oppure al contrario scindere un pianeta in due più piccoli (e così via fino ad una dimensione minima) con un movimento divergente delle dita. L'importante è non far collidere tra loro pianeti di colori diversi, perché questo fa calare velocemente la barra dell'energia verso il Game Over, ed è una cosa da tenere costantemente sotto controllo visto che l'apparizione di nuovi pianeti avviene in maniera completamente random sullo schermo.
Lo spazio a portata di mano
Nella modalità principale, ogni livello richiede di far sparire un dato numero di pianeti prima di poter passare al successivo e complica progressivamente le cose aggiungendo nuovi ostacoli e varianti come vortici gravitazionali che attirano le sfere, stelle vaganti e aumentando il numero di colori diversi da gestire. La difficoltà ovviamente nasce dalla necessità di dover gestire lo spazio in maniera strategica, mentre questo diminuisce sempre di più all'aumentare dei pianeti sullo schermo, cosa che porta ad agire in fretta e con estrema precisione.
Diventa indispensabile utilizzare via via più dita contemporaneamente e in questo senso Eliss Infinity rappresenta una delle migliori applicazioni del multi-touch in forma videoludica, mantenendo un movimento praticamente costante delle dita sullo schermo. Forse questo potenziale si esprime al massimo su iPad, con un maggiore spazio di manovra e la possibilità di movimento più ampia e la possibilità di appoggiare il dispositivo su un piano, ma il gioco resta perfettamente godibile anche su iPhone. Le modalità aggiuntive di questo nuovo capitolo, che si sbloccano progredendo nella "Campagna" principale, ampliano la longevità fornendo diverse interpretazioni della medesima struttura di base: Infinity consente di proseguire senza una scansione in livelli in modalità infinita, cercando di totalizzare il maggior punteggio e sfidare gli altri utenti nelle classifiche, mentre Spacebox rappresenta un'alternativa rilassante, basata sulla medesima struttura ma senza l'assillo della barra di energia e con la possibilità di creare pianeti e sperimentare movimenti e situazioni di gioco, probabilmente la modalità più debole tra quelle offerte. La solidità della progettazione effettuata da Steph Thirion su questo titolo appare evidente nella coerenza con cui si presenta, con il suo aspetto minimale e pulito che si associa perfettamente ad un gameplay asciutto ed elementare, eppure irresistibile. Questo a partire dai menù, a dire il vero così semplici da risultare anche troppo criptici, essendo completamente privi di scritte, ma sicuramente d'impatto e ben inseriti nel look generale del gioco. Notevole poi la colonna sonora elettro-melodica in stile chiptune ma armoniosa e orecchiabile, che integra perfettamente gli effetti sonori contestuali nella base musicale.
Pro
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Sistema di controllo tattile reattivo
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Struttura semplice ma irresistibile
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Ottimo stile minimalista e chic
Contro
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Chi ha già giocato a fondo il primo Eliss troverà poco di nuovo
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Menù anche troppo stilosi e criptici
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Ai livelli più avanzati diventa scomodo da giocare su iPhone e senza un piano d'appoggio