Ma veniamo al Chrome Music Lab, descritto dai suoi progettisti come uno strumento che "crei per tutte le persone, di tutte le età, modi semplici per esplorare come funziona la musica".
Il mezzo per fare tutto questo è Chrome, il browser di Google, che diventa un vero e proprio strumento musicale. O meglio, una collezione di strumenti musicali. La home page del sito vi accoglierà con un quadrante pieno di opportunità tutte da esplorare.
Troverete la sezione "Spectrogram", che disegnerà le onde della vostra voce, o di un trombone che suona, o di un uccellino che canta; la sezione "Chords", che vi offrirà una piccola tastiera per insegnarvi come funziona un accordo (si preme un tasto e la tastiera suona l'accordo della nota che avete scelto). La sezione "Rhythm" ha invece due simpatici animaletti alle percussioni (scorrendo con le frecce a destra e sinistra, potrete scegliere tra diverse bizzarre creaturine, con altrettanto diverse percussioni). E poi c'è la mia funzione preferita, "Kandinsky". Sì, come il pittore, che dipingeva splendide forme frutto di sinestesia – la sovrapposizione delle percezioni sensoriali per cui, ad esempio, si possono vedere i colori e le forme della musica – e creava così opere d'arte da vivere in profondità, senza limitarsi soltanto alla vista. Questa sezione del Music Lab, dunque, permette anche a noi comuni mortali di provare – in piccolo, piccolissimo – come sia mescolare i sensi: disegnate qualcosa nella sezione "Kandinsky" del Music Lab, premete play, e ascoltate il suono del vostro dipinto (ricordatevi di aggiungere anche qualche figura geometrica chiusa, fidatevi). Posso davvero augurarvi buon weekend, ora che so che lunedì saprete già come distrarvi dallo stress da rientro.(Il Music Lab di Chrome si trova qui.)