Dischi per l'estate! Gardens Of Alibis e Masoko

Creato il 19 giugno 2012 da Martelloide




Ben venga l'estate, soprattutto se ha una colonna sonora all'altezza della situazione.
Mi permetto di segnalare due dischi che già da un pò stanno allietando i miei viaggi in macchina, il mio relax casalingo e la playlist di Radio Popolare Verona: "Le vostre speranze non saranno deluse" dei Masoko e "Colours" dei Gardens Of Alibis.
I romani Masoko già li conosciamo bene. Adoravo il loro album precedente, "Masokismo", ma mi permetto di dire che stavolta la quadrature del cerchio è stata trovata magnificamente.
Intelligenti e molto oculati nei loro riferimenti new wave - indie pop, mescolano sapientemente colori e riverberi, catturando la nostra attenzione per tutto l'album con melodie mai banali e arrangiamenti accattivanti e assolutamente ben studiati. Si sente che ci hanno lavorato con cura a questo disco!
Sembrano decisamente più maturi, molto meno sbarazzini: pronti a farci sorridere e commuovere con la loro ironia, ma perchè no, anche pensare, incupire o intristire con testi sempre di validissimo speso specifico.
Da riferimenti quasi baggy, a momenti cadenzati che si aprono in ritornelli incantevoli, a chitarre acustiche, a ritmi ballabili,  ad altri pezzi decisamente più riflessivi e intensi: il mondo sonoro dei Masoko non ha paura di mostrarsi senza filtri e ci arriva diretto e vi giuro che è capace di togliere il fiato! Bravissimi! Da incorniciare "Buco nella Testa" che non può lasciare indifferenti e immobili e la struggente "Il Diavolo", ma, lasciatemelo dire, la melodia di "Oggetti" è roba sopraffina veramente!
I Gardens Of Alibis sono una recentissima scoperta del sottoscritto. Di questi giovanissimi torinesi è arrivato il loro disco in radio e quella marea di spille sulla copertina non poteva non colpire la mia attenzione.
Ed è amore a primo ascolto. Diretti, immediati, iper melodici i GOA veicolano pulsanti cariche indie guitar rock con arrangiamenti elettronici ad alzare il tasso di freschezza e coinvolgimento.
Nei brani la via scelta è sempre la più facile, ma è forse una colpa questa? No, anzi! Niente percorsi tortuosi nel raggiungere la meta chiamata melodia e a me personalmente questa cosa piace da impazzire.
Se con "Wicayo" siete obbligati a fare largo nel vostro dancefloor casalingo, il resto spinge più l'accelleratore sul guitar pop (ripeto, comunque sempre a braccetto con una certa elettronica easy) che si fa largo a colpi di ritornelli micidiali ("GOA" vola decisamente alta!!). Difficile scegliere un paio di pezzi, ma oltre ai già citati, mi viene da spendere lodi per il crescendo di "Overplastic" (con la quale hanno aperto anche il loro breve live bolognese del 9 giugno al quale ho assistito con piacere, trovando ottime conferme alla bontà del progetto!), per la circolarità di "Colours" ottimamente arrangiata nel finale e per l'accattivante e incisiva "In Your Wedding Gown". Complimenti ragazzi!
....qualsiasi cosa farete quest'estate, se avete bisogno di una colonna sonora adeguata, beh, ricordatevi dei miei consigli!
Aloha. Ricky

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