Ma è soprattutto la parte internazionale a dare le maggiori soddisfazioni, ovviamente perché il mercato Usa è quello maturo per il gruppo. International networks, di cui fa parte anche l'Italia, è infatti cresciuto nell'anno del 51% in termini di ricavi a 2,5 miliardi di dollari (1,83 miliardi di euro), una raccolta pubblicitaria raddoppiata e ricavi da distribuzione di contenuti in crescita del 26%. I margini sono ovviamente buoni anche in questo caso: +35% di oibda, 976 milioni di dollari. Da dire che parte di questi incrementi è dovuta alle acquisizioni che il gruppo sta conducendo in tutto il mondo. Fra queste anche quella italiana di Switchover Media alla fine del 2012. Eliminati questi contributi, per la parte International la crescita dei ricavi passa al 14% (13% per la distribuzione e 22% per la raccolta) e l'oibda a +17%.
Su tutto il gruppo, invece, i ricavi crescono del 10% e l'oibda del 9%. Importante il flusso di cassa generato, cresciuto del 14% a 1,2 miliardi di dollari.
"I forti risultati di Discovery nel 2013", ha commentato David Zaslav, presidente e ceo del gruppo, "riflettono la quota di mercato in aumento che stiamo catturando in tutte le parti del mondo, grazie al nostro investimento in un portafoglio contenuti differenziato e al fatto che riusciamo a capitalizzare le opportunità di crescita".
Zaslav durante la conferenza di presentazione dei dati ha ribadito che un bilancio così solido ha permesso e permetterà ancora acquisizioni che consentiranno a Discovery di espandersi ulteriormente, anche nei mercati in cui è già presente. Una fra queste è l'annunciata espansione nel capitale di Eurosport fino a raggiungere il 51% (già Discovery aveva il 20%) per un investimento di circa 260 milioni di euro.