Dall'indagine di Almalaurea del 2012 sono emerse delle situazioni di profonda disuguaglianza dal punto di vista retributivo e occupazionale tra:
- la situazione del mercato del lavoro del nord Italia e quello del sud Italia
- la posizione e la retribuzione femminile e quella maschile.
In un altro post è già illustrata la disuguaglianza tra nord e sud dal punto di vista occupazionale e retributivo.
In questo post invece analizzeremo la situazione lavorativa della figura femminile rispetto a quella maschile.
Da anni la sociologia ha individuato nel mercato italiano l'esistenza del cosiddetto fenomeno del soffitto di cristallo. Questo fenomeno consiste nella difficoltà che incontrano le donne a far carriera e ad avere una retribuzione superiore o uguale a quella degli uomini (a parità di posizione lavorativa).
I dati Almalaurea su questo fenomeno
I dati di Almalaurea riflettono questo fenomeno che non si è ancora riusciti a sconfiggere nel mercato del lavoro italiano.
L'analisi è stata svolta considerando separatamente i laureati a tre anni dalla laurea triennale e quelli a cinque anni dalla laurea triennale.
• Gli uomini a tre anni dalla laurea guadagnano il 17% in più delle colleghe (con un differenziale in aumento di due punti percentuali nel 2012 rispetto alla situazione dell'anno precedente).
Per entrambi i sessi però le retribuzioni nominali sono in aumento rispetto quelle dei laureati ad un anno dal conseguimento del titolo (+11% per gli uomini e +15% per le donne).
Le differenze retributive di genere risultano confermate sia tra i laureati che proseguono il medesimo lavoro iniziato prima della laurea sia tra coloro che hanno iniziato a lavorare solo dopo aver conseguito la laurea triennale.
I differenziali di genere sono inoltre confermati all’interno di ogni percorso lavorativo ed in particolare negli ambiti della psicologia, dell' insegnamento, nell'ambito giuridico, in quello politico-sociale, in architettura ed in quello economico-statistico.
Tali differenze si attenuano, anche significative, se si considerano solamente i laureati che hanno iniziato l' attività lavorativa dopo la laurea e lavorano a tempo pieno.
• Le differenze tra uomini e donne dal punto di vista retributivo restano confermate anche a cinque anni dal conseguimento del titolo. Anche in questo caso le retribuzioni nominali sono in aumento per entrambi i sessi. L'aumento come nel caso precedente resta contenuto se si considera il valore reale dello stipendio. Le differenze di genere sono ulteriormente confermate all’interno di ciascun percorso disciplinare. Anche tra i laureati a cinque anni le differenze di genere si attenuano considerevolmente se si considerano i soli laureati che hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo la laurea e lavorano a tempo pieno.
Quanto descritto riflette la situazione di disparità tra uomo e donna anche nel caso delle lauree specialistiche seppur con le dovute differenze di numeri e percentuali.
In sintesi nel mercato italiano a parità di condizioni gli uomini guadagnano in media circa 250 euro netti in più al mese rispetto alle donne.
Sarà un soffitto di cristallo destinato a non essere distrutto?