Patrizia Mandanici da anni è associata ai suoi lavori per la Bonelli, ai suoi disegni su serie come Legs Weaver, Nathan Never o Gregory Hunter anche se io personalmente ho cominciato ad apprezzare le sue illustrazioni su una serie che oggi non è abbastanza ricordata: il fumetto dai toni dark fantasy Ossian nato ormai più di venti anni fa.
La storia professionale di Patrizia Mandanici è dunque lunga e proficua.
Ripercorriamola assieme....
La disegnatrice, classe 1965 è originaria di Messina ma ha vissuto principalmente a Roma e (negli ultimi anni) a Milano. Nella capitale la Mandanici frequenta il Liceo Artistico e poi l'accademia di Belle Arti, quando esce la strada è già tracciata, l'intenzione sin da subito è quella di realizzare non fumetti ma lavorare nel settore dell'illustrazione e della pubblicità. Sarà invece l'incontro con Marcello Toninelli ad avvicinarla al mondo del fumetto.
Sono anni di grandi trasformazioni, potremmo addirittura parlare di stravolgimenti.
E' il 1994, l'apertura da parte della Marvel di una sua filiale diretta nel nostro paese rompe equilibri decennali .
La Star Comics, l'editore perugino che fino a quel momento era stato uno dei maggiori licenziatari dei diritti Marvel, nel tentativo di rimpiazzare i personaggi perduti lancia tutta una pletora di nuove testate, tanti manga, parecchie produzioni indies americane ma anche, diversi fumetti italiani.
Tra questi, arriva una serie in formato pocket scritta da Martino Barbieri e disegnata proprio da Patrizia Mandanici.
Stiamo parlando della già ricordata Ossian, con protagonista un druido celtico che si trova a combattere in epoca moderna contro forze provenienti dal passato.
L'artista che arriva da produzioni come il mensile Kaos o Il Giornalino accetta la sfida disegnando tutte le nove uscite, copertine comprese ( gli otto numeri "regolari", più il numero 0 che narra gli antefatti della vicenda).
Ossian, non riesce ad ottenere il successo sperato, però consente alla sua disegnatrice di farsi notare dalla Bonelli e a farla entrare nello staff di disegnatori dell'editore milanese.
Da quel momento in poi Patrizia Mandanici lavorerà quasi esclusivamente per le serie fantascientifiche bonelliane.
In particolare lo sceneggiatore Antonio Serra la chiama a realizzare diversi numeri di Legs Weaver, a partire dal numero 11 (Un' Avventura per May) tutti con un ottimo gradimento da parte dei lettori.
Nel corso degli anni molto si è detto sul personaggio Legs,sul suo essere la prima donna protagonista di una serie Bonelli, sull'omosessualità del personaggio, sul suo essere una figura più scanzonata ed ironica rispetto a Nathan Never così come ha colpito molto l'immaginario dei lettori la forte presenza di donne disegnatrici all'interno dello staff della testata.
Alla fine quello che conta, l'unica cosa realmente importante è la qualità presente nella quasi totalità degli albi.
La crisi però non risparmia nemmeno la Bonelli e, nonostante vengano compiuti diversi tentativi di rilancio e restyling grafici nel 2005 Legs Weaver chiude i battenti. Il personaggio ritorna all'interno delle pagine di Nathan Never e con esso buona parte dei suoi disegnatori.
Patrizia Mandanici compresa.
La disegnatrice diventa una delle presenze costanti non solo delle pagine dell' Agente Alfa ma anche del suo spin off Universo Alfa.
Il legame con la fantascienza disegnata si concretizza ed amplifica anche con un altra serie, quel Gregory Hunter fortissimamente voluto, ancora una volta da Antonio Serra, e che risente di atmosfere tipicamente anni 50s di quelle che avrebbero potuto essere state scritte da A.E. Van Vogt
Gregory Hunter purtroppo ha vita breve, dal 2001 al 2002 escono in tutto 17 numeri di cui almeno 5 vengono disegnati (da sola o assieme ad altri disegnatori) proprio da Patrizia Mandanici.
Lo stile della disegnatrice col passare degli anni si affina sempre di più, pur rimanendo sempre piacevolmente immediato, un connubio tra tratto classico e stile moderno. Nel disegno dell' artista si sposano felicemente la tradizione bonelliana e stilemi manga, linee cinetiche e neri pieni. Il tutto condito con rara naturalezza.
La disegnatrice è anche un appassionata frequentatrice della rete e gestisce un suo sito personale, che merita una visita: La Fumettista Curiosa.
A breve potrete leggere l'intervista che la disegnatrice mi ha concesso.