Disoccupazione a percentuale

Creato il 25 agosto 2011 da Alex
Non avere un lavoro vuol dire anche non avere una vera vita. Ma, forse, vuol dire avere l'intima impressione non sentirsi degni (o appropriati) per appartenere a questa società. Ma la crisi economica (per fortuna) in Italia non é mai arrivata; nonostante questo abbiamo però il record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: 1.138.000 under 35 senza lavoro. Sarà forse colpa del bel tempo (sempre presente nel nostro paese) e, forse, tutte queste persone preferiscono starsene comodamente straiate al sole in vece di lavorare. A stare peggio poi sono i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d’età è del 29,6%: uno su 3 è senza lavoro, rispetto al 21% della media europea. Altri fannulloni che amano crogiolarsi sotto il sole delle italiche spiagge?!? A fornire questa bella fotografia sulla situazione del mercato del lavoro nel nostro paese è l’Ufficio studi della Confartigianato. Il primato a livello nazionale è della Sicilia con una quota di disoccupati under 35 oltre il 28% (allora vedi che é proprio come dicevo io!). E se la media italiana si attesta al 15,9%, va molto peggio nel mezzogiorno dove il tasso sale a 25,1%, pari a 538.000 giovani senza lavoro. Inoltre, tra il 2008 e il 2011, anni della grande crisi (che ormai qua da noi é già finita) gli occupati under 35 sono diminuiti di 926.000 unità. Nella classifica delle regioni seguono la Campania con il 27,6% di giovani senza lavoro, la Basilicata (26,7%), Sardegna (25,2%). Conviene invece andare in Trentino Alto Adige dove il tasso di disoccupazione tra 15 e 34 anni è contenuto al 5,7%, oppure in Valle d’Aosta con il 7,8%, Friuli Venezia Giulia con il 9,2%, la Lombardia con il 9,3%. Ma non sono solo i giovani le vittime della crisi del mercato del lavoro italiano. Il rapporto di Confartigianato mette in luce un peggioramento della situazione anche per gli adulti. La quota di inattivi tra i 25 e i 54 anni arriva al 23,2%, a fronte del 15,2% della media europea, e tra il 2008 e il 2011 è aumentata dell’1,4% mentre in Europa è diminuita dello 0,2%. Scusate il sarcasmo.

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