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Disoccupazione fantasma a Montegranaro. Nessuno se ne occupa ma il problema è grave.

Creato il 23 maggio 2013 da Laperonza

 

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Non è facile reperire dati sull’occupazione nel Fermano. Non è facile perché, probabilmente, quasi nessuno li pubblica. Magari qualcuno lo fa, ma su siti e riviste specializzate, non disponibili a tutti. E proprio di questo voglio parlare. Se in Italia ormai si parla di crisi con toni più che allarmanti, da noi l’argomento sembra essere tabù, specie per chi dovrebbe, invece, occuparsene per sua stessa  natura. Parlo naturalmente della politica e del sindacato.

La politica nostrana sembra occupata in tutt’altre occupazioni, anch’esse rilevanti e legittime ma, forse (e quel “forse” è eufemistico), meno rilevanti sul piano della salvaguardia della qualità della vita e della vita stessa dei cittadini. Sembra che ci siano problematiche più prioritarie rispetto al lavoro e al diritto ad esso costituzionalmente garantito.

Alcuni dati li ho trovati e li vedete in tabella. La fonte è il sito di Urbistat Adminstat che fornisce alcuni dati socio-demografici piuttosto interessanti anche se mancano alcuni riscontri come la data di rilevazione del dato. La tabella parla di un tasso di disoccupazione a livello provinciale del 9.2% mentre Montegranaro si assesta su un poco confortante 7,9%. Anche il sito Picus online fornisce alcuni dati e parla di uno studio presentato dalla Cgil sulla base dei dati Istat. In base a questo studio le due province di Ascoli e Fermo insieme contano nel 2012 149.000 occupati con un decremento rispetto al 2011 del 2,4%.

Sono dati molto negativi e dovrebbero destare grande preoccupazione. Nella fattispecie a Montegranaro, terra storicamente estremamente produttiva, un tasso di disoccupazione del 7,9% (ma credo sia superiore) dovrebbe far scattare l’allarme che, invece, rimane silenzioso. Non un partito o movimento si muove in tal senso, né l’amministrazione comunale promuove alcuna iniziativa. La sinistra poi, che dovrebbe essere paladina del lavoratore, non da segnali vitali apprezzabili da tempo immemorabile in nessun campo, figuriamoci in questo.

Sta partendo la campagna elettorale. Tra le tante idee che probabilmente verranno ai nostri attuali e futuri rappresentanti speriamo ne giunga anche qualcuna sul tema del lavoro e dell’occupazione, e speriamo che sia un’idea reale e concretamente realizzabile e non la solita baggianata da giornalino pre-elettorale. E speriamo che chi di dovere, come i movimenti sindacali ad esempio, cominci ad occuparsi seriamente di lavoro e di lavoratori e non soltanto di carte e scartoffie.

Luca Craia

 


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