Disoccupazione in aumento: 12,6%. E’ record tra le donne

Creato il 01 luglio 2014 da Nicola933
di Grazia Serao - 1 luglio 2014

Di Grazia Serao. Il tasso di disoccupazione continua ad aumentare, attestandosi al 12,6%. Così l’Istat gela l’Italia, fornendo l’ennesimo preoccupante dato. Secondo l’istituto di statistica a maggio i senza lavoro sarebbero circa 3 milioni 222 mila, 26mila in più rispetto al mese precedente e con un +127mila rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nonostante il dato in aumento, gli esperti parlano di un “leggero miglioramento” della situazione, soprattutto se la si raffronta a quella di gennaio e febbraio (in cui si registro un tasso del 12,7%).

Si allarga ulteriormente la forbice tra occupazione maschile e femminile. A maggio, su base mensile, l’occupazione aumenta con riferimento alla componente maschile (+0,6%) ma diminuisce rispetto a quella femminile (-0,3%). Rispetto allo scorso anno l’occupazione è aumentata tra gli uomini (+0,3%) e diminuita tra le donne (-1,0%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,8%, sale dello 0,3 % rispetto al mese precedente e dello 0,2% su base annua. Diminuisce invece quello femminile, assestandosi al 46,3% (-0,2% su mese, +0,3% su anno).

Rispetto al mese precedente la disoccupazione cala per la componente maschile (-1,6%) mentre cresce per quella femminile (+3,8%). In termini tendenziali il numero di disoccupati cresce sia per gli uomini (+2,2%) sia per le donne (+6,3%).

Nel complesso la disoccupazione femminile è pari il 13,8%, un livello record, il più alto da gennaio 2004 a oggi.

Qualche cifra rincuorante viene invece dal dato sulla disoccupazione giovanile, in lieve calo rispetto al mese precedente. A maggio il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 43%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in crescita di 4,2 punti nel confronto tendenziale. Si contano circa 700 mila disoccupati in questa fascia d’età.

Il tasso di disoccupazione del 12,6%, registrato a maggio, si mantiene ancora al di sopra della media dell’Eurozona, che si aggira intorno all’11,6%.

Non resta altro che attendere la realizzazione di misure di rilancio dell’economia da parte del nostro governo, per evitare ancor più pesanti ricadute sul piano occupazionale.

Questa  notizia apre negativamente il semestre di presidenza europea dell’Italia, ma potrebbe rivelarsi un buono sprone per sensibilizzare l’Unione Europea su temi quali flessibilità e crescita economica.