Disoccupazione: mai così dal ’77

Creato il 30 novembre 2013 da Molipier @pier78
Genny Sangiovanni vedi altri articoli 30 novembre 2013 13:30 2 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 2 Flares ×

Rimane ai massimi anche per il mese di Ottobre il tasso di disoccupazione che, come a Settembre, si attesta al 12,5%. Il dato è il più alto sia dall’inizio delle serie mensili nel Gennaio del 2004 sia delle trimestrali (primo trimestre 1977). Questo secondo i dati dell’Istat (ancora provvisori).

L’aumento su base annua è di 1,2 punti. Per quanto riguarda il numero di occupati, questo, ad Ottobre resta fermo rispetto al mese precedente con 22 milioni e 358 mila ma cala dell’1,8% su base annua. Significa che 408 mila persone hanno perso il lavoro.

Un altro record, questa volta storico assoluto, è la disoccupazione giovanile che si calcola per i ragazzi tra i 15 ed i 24 anni. Il tasso ad Ottobre è salito al 41,2%. Per i giovani tra i 18 ed i 29 anni il tasso è al 28% (con un aumento di 5,2 punti su base annua). Il numero di disoccupati raggiunge così 1 milione e 68 mila (+17,2% con 157.000 unità in più).

Quasi due milioni di persone sono ormai scoraggiate e non cercano più lavoro perché credono di non trovarlo. L’Istat spiega che un livello così alto non si era mai registrato. Mentre il lavoro precario (atipico) subisce un nuovo calo. Il numero dei dipendenti a tempo determinato e di collaboratori scende a 2 milioni e 624 mila (diminuendo di 253 mila unità) con un -8,8% su base annua.

Intanto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha commentato le parole del ministro del Lavoro Giovannini che si ritiene ottimista circa il futuro: “Beato lui”. Giovannini spiega che i dati diffusi dall’Istat “non sono sorprendenti. La stabilità di occupazione e disoccupazione è coerente con il quadro economico. I segnali di risveglio stanno accadendo ora”.

La ripresa economica tarda a riflettersi sul mercato del lavoro e “la disoccupazione giovanile aumenta leggermente nonostante i 15.000 posti di lavoro creati con gli interventi sull’occupazione giovanile. I dati sarebbero stati ancora peggiori senza questi interventi. La stabilità ci fa sperare che l’occupazione possa aumentare. In fase di ripresa molte persone inattive rientrano nel mercato aumentando l’occupazione. Bisogna riattivare il mercato”.

Ansa.it

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