Disperdenti del petrolio in Messico: si sta usando quello sbagliato?

Creato il 06 maggio 2010 da Zonwu


Siamo tutti a conoscenza del disastro ambientale causato dalla marea di petrolio nel Golfo del Messico. Avanza spietata, mettendo a serio rischio tutto ciò che vive in quei mari così ricchi di vita, e fermarla sembra impossibile.
In realtà, di soluzioni ce ne sono. Si è parlato di "cupole" isolanti, fuochi controllati, e di disperdenti chimici. Ed è proprio questo di cui andremo a parlare: i disperdenti chimici. Perchè la British Petroleum e le agenzie governative che si stanno occupando del disastro hanno deciso di utilizzare il Corexit 9500, un disperdente chimico la cui tossicità è ampiamente provata.
Molti potrebbero pensare che l'utilizzo di un agente disperdente tossico sia il male minore, e lo sarebbe se solo non si utilizzasse quello più tossico tra le alternative disponibili. La decisione di utilizzare il Corexit 9500 è stata molto contestata: la sostanza è infatti nota come estremamente tossica, tossicità che si aggiunge a quella del petrolio in mare.
Senza contare che rende il petrolio pressochè invisibile, rompendolo in micro-bolle che hanno comunque i loro effetti nocivi sull'ambiente marino.
Ma la questione che sta facendo discutere, e non poco, è che il Corexit 9500 non è la miglior alternativa disponibile per affrontare questa crisi.
C'è infatti un altro disperdente chimico, il Dispersit, creato dall'azienda americana Polychemical Corporation ed approvato dalla Environmental Protection Agency.
La EPA ha effettuato verifiche e test su entrambi i disperdenti, rilevando che non solo il Dispersit risulta meno letale sugli organismi viventi di controllo utilizzati nei test, ma è anche efficace in media al 70% nella dispersione del petrolio, contro il 50% del Corexit.
Stando a quanto riportato dall' EPA e dalla Polychemical sui fogli descrittivi delle due sostanze, l'efficacia di Dispersit e Corexit risulta questa:
Dispersit
Prudhoe Bay Crude 105 %
South Louisiana Crude 40 %
Average of Prudhoe Bay and South Louisiana Crudes 73 %
POLYCHEM DISPERSIT SPC 1000
Corexit 9500
Prudhoe Bay Crude 45.3 %
South Louisiana Crude 54.7 %
Average of Prudhoe Bay and South Louisiana Crudes 50.0 %
COREXIT® EC9500A
I dati sulla tossicità su alcune specie marine utilizzate come campione sono i seguenti:
Solo DISPERSIT SPC 1000
Acute Menidia Bahia 48 hour 16.6 parti per milione
Acute Menidia Berylilina 96 hour 3.5 parti per milione
Solo COREXIT® EC9500A
Acute Menidia Bahia 48 hour 25.20 parti per milione
Acute Menidia Berylilina 96 hour 32.23 parti per milione
Ci si chiede allora perchè Corexit si e Dispersit no. Ma la risposta pare non ci sia, o meglio, che sia dettata dalla consuetudine. Secondo il presidente della Polychemical Bruce Gebhardt, il governo americano non fa altro che utilizzare una sostanza con la quale si trova a suo agio, avendola già utilizzata in altre occasioni. Il Corexit è infatti il disperdente più prodotto ed immagazzinato negli Stati Uniti, nonostante molti altri agenti disperdenti si siano già dimostrati più efficaci e più eco-friendly.
Ma il Dispersit, il meno letale dei due contendenti chimici, è stato iscritto nel piano "National Oil and Hazardous Substances Pollution Contingency Plan" fin dal 1999 come sostanza adatta all'utilizzo in situazioni come quella del Golfo del Messico, nel caso cioè di contenimento di perdite di petrolio che minacciano l'ambiente.
Non che il Dispersit sia come una sorsata d'acqua di sorgente, sia chiaro. Sia Corexit che Dispersit sono entrambe sostanze chimiche che hanno dimostrato di danneggiare l'ambiente e l'ecosistema marino. Ma perchè utilizzare il più pericoloso dei due quando l'altro si è già dimostrato adatto ad affrontare situazioni d'emergenza?