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Distinguere tra i buoni e gli inutili consigli: l'unica arma è l'intelligenza, e un po' di documentazione

Creato il 14 marzo 2016 da Loredana De Michelis @loridemi

Distinguere tra i buoni e gli inutili consigli: l'unica arma è l'intelligenza, e un po' di documentazione

"Ho notato che l'offerta di libri e dvd inerenti la ginnastica facciale sta aumentando, e aumenta anche la mia confusione. Quando mi sono imbattuta nel suo dvd ne ho apprezzato l'estrema chiarezza e non ho potuto fare a meno di notare che gli esercizi proposti non sono moltissimi, come invece accade per altre pubblicazioni. Personalmente è una cosa che apprezzo (meglio pochi esercizi, efficaci, mirati e ben eseguiti) ma vorrei chiederle come fa un non esperto a distinguere un esercizio funzionale ed efficace da uno (come quelli proposti da altre autrici per accorciare il naso) che rischiano di essere oltre che inutili anche dannosi" Manuela

Approfitto di questa domanda, fattami a proposito del mio articolo sull'inutilità degli esercizi per il naso per affrontare un argomento più vasto e che ricorre spesso tra le domande che mi vengono poste. In sostanza il concetto è: "Ok, tu dici così, un altro dice cosà, un altro dice una cosa ancora diversa. Come faccio io a sapere chi ha ragione?"

La domanda è legittima e tutti siamo sulla stessa barca. C'è però una differenza tra l'essere in confusione totale su qualunque cosa e l'usare il buon senso e gli strumenti di conoscenza che abbiamo a disposizione. Non c'è bisogno di diventare esperti se si vuole cercare di capire alcune cose, basta semplicemente affidarsi al ragionamento e imparare a pensare efficacemente.
La prima cosa da fare è accettare il fatto che le verità raramente sono bianche o nere, ma sono sfumate: questo non deve innervosire, si tratta soltanto di imparare a rapportarsi ai fatti con coerenza. Per capire come fare userò un esempio: può la ginnastica aumentare la dimensione di un polso? Non c'è bisogno di essere un ortopedico per decidere se la risposta è più probabilmente sì o più probabilmente no: basta usare le cose che già si conoscono. Intanto posso andare a vedere su internet come è fatto un polso anatomicamente: principalmente ossa, poi tendini, muscoli piatti e sottili. I muscoli ci sono, possono svilupparsi in modo da aumentare il diametro di un polso quanto aumenta il diametro di un bicipite con l'allenamento? La risposta è nei polsi di coloro che fanno body building: no. Hanno bicipiti enormi, ma i polsi rimangono piccoli. Se ci fosse un modo per aumentarne il volume con l'allenamento muscolare ci sarebbe di certo qualcuno che mostra tale bravata, ma non c'è. Perché i bicipiti sì e i polsi no? Basta andare a vedere la costituzione anatomica delle due parti su internet e farsi un'idea, approssimativa: nel bicipite molte fibre muscolari insieme, gran "polpa" muscolare, insomma, nel polso no. Un bicipite grosso serve per sollevare cose più pesanti, un polso grosso non servirebbe a niente e quindi il corpo non ne ha previsto un eventuale aumento di dimensione.

Questo potrebbe già essere un ragionamento, semplice, che non richiede conoscenze.

Anche le dita hanno dei muscoli: se li esercito posso accorciare o allungare le dita? No, ovviamente. Posso snellire le dita oppure aumentare leggermente il volume dei polpastrelli ma le dita non crescono e tantomeno si accorciano con l'esercizio. Stessa cosa per il naso, che non è come le guance e lo si capisce anche solo toccandolo.

Un altro ragionamento potrebbe essere quello di fare un esperimento: due mesi di esercizi per il naso, per esempio, prendendo misure accurate prima e dopo. Se in due mesi non succede niente, la risposta viene da se. Anche a me piacerebbe avere un naso più corto: se trovassi un modo attraverso la ginnastica, sarei la prima a commercializzarlo. Non è certo perché "non sono a conoscenza dell'esercizio giusto": mi basterebbe comprare un libro, in caso. Il fatto è che quegli esercizi non funzionano, altrimenti li proporrei anch'io. È vero che ci sono sempre più libri di ginnastica facciale, ma sono tutti uguali (e spesso copiati). Le aggiunte, legittime e a volte utili, sono fatte soprattutto per differenziare un libro dall'altro: è una questione di mercato, così come ci sono 10.000 tipi di shampoo, ma sono tutti sapone per lavare i capelli con differenze spesso aleatorie.

Gli esercizi possibili per il viso, come scrivo anche sul mio libro, sono moltissimi: questo però non significa che farne uno o farne un altro possa fare una grande differenza. Posso allenare il mio bicipite sollevando sassi, bottiglie, i gatti, stando in piedi o seduta, lavando pavimenti e giocando a pallavolo, facendo tre ripetizioni da 15 con pausa, andando avanti un'ora a giocare a tennis e via dicendo: gli esercizi possibili per il bicipite sono migliaia. Ma il bicipite è sempre lui e se lo si allena intensamente aumenta di volume, fine. I modi per allenarlo hanno più a che vedere con i gusti personali di chi si allena, che non con il risultato finale.

Ci possono essere forme di allenamento più faticose, che hanno una resa più veloce, più lente e rispettose dei tempi fisiologici, più divertenti o con movimenti più difficili. Nel libro Visotonic auto-lifting muscolare del viso ho cercato di scegliere, tra tutti gli esercizi possibili, quelli che davano i migliori risultati richiedendo il minor tempo possibile di esercizio, per andare incontro alle esigenze di poco tempo a disposizione che ritengo siano una priorità per le mie clienti. Massimi risultati con il minimo investimento di tempo era l'obiettivo. Anche nel DVD Ginnastica facciale Metodo Visotonic, che ripropone gli stessi esercizi del libro ma filmati, ho seguito la stessa filosofia: 20 minuti di allenamento, 5 giorni a settimana.

Ci sono altri esercizi possibili? Certo: si può lavorare anche un'ora e mezza facendo esercizi per il viso.

Ci sono esercizi che rendono meglio di quelli da me proposti o che evitano "effetti collaterali" inesistenti, come qualcuna insinua per promuovere il suo prodotto a discapito degli altri, che risulta poi essere identico? Che io sappia no, e siccome l'argomento mi interessa da anni e sono in continuo aggiornamento, se scoprissi esercizi migliori ci metterei pochi giorni a tirare fuori un libro nuovo e a venderlo: sarebbe mia convenienza farlo.

Può esserci qualcosa che non so? Difficile: non appena qualcuno scopre qualcosa si precipita a cercare di venderlo e ci pubblica un libro (lo pubblica anche quando non ha scoperto niente, in verità) quindi mi basta tenermi aggiornata.

Metto l'esercizio tanto per riempire le pagine e fare contente tutte, tanto cosa mi importa se chi fa l'esercizio si ritrova il naso uguale a prima? Potrei. Ma siccome ci tengo a collaborare anche con gente che di anatomia se ne intende, mi secca farmi la figura dell'ignorante: basta guardare la foto di questo post per vedere che il naso non è ricoperto di muscoli come la fronte e le guance e che è fatto di sostanza cartilaginosa e non di pelle e grasso, che sono più modellabili, come il resto del viso.

Infine c'è un altro ragionamento che si può fare, abbastanza affidabile: se è vero che i chirurghi plastici tirano acqua al loro mulino e suggeriscono sempre l'operazione, le case cosmetiche tirano acqua dalla loro parte e promettono lifting del viso spettacolari con il solo uso di una crema: se potessero proporre una crema per accorciare il naso senza essere ridicoli l'avrebbero già fatto, ma non è possibile. Di nuovo, se una crema può teoricamente fare qualcosa per rassodare la pelle, non può comunque ridurre o modellare una sostanza come la cartilagine. Promettere in eccesso è accettabile, vendere l'assurdo è truffa.

A nessuno piace fare un'anestesia per aggiustare un naso o per ridurre le orecchie a sventola: se ci fosse un modo per farlo diversamente ci sarebbe sicuramente qualche medico non chirurgo che ci lucra sopra, altro che le insegnanti di ginnastica facciale. Così come se ci fosse la soluzione per far ricrescere i capelli se la accaparrerebbe qualche multinazionale, non verrebbe certo lasciata a un parrucchiere di provincia con il passaparola. Quando le cose funzionano, si sa molto in fretta e c'è subito qualcuno che le commercializza.

Ci sono esercizi che posso insegnare e che non ho messo nel libro e che potrebbero essere molto utili? Si, qualcuno: non li ho inseriti perché la loro utilità varia da persona a persona, in alcuni casi sarebbero inutili, in altri sarebbero difficili da eseguire. Quando si scrive un libro o si fa un filmato youtube si pensa (almeno io) soprattutto a dare qualcosa che possa andare bene per tutti, che sia semplice da capire e che non faccia danni.

Quello che mi stupisce sempre è la pretesa del pubblico di sapere già tutto dopo avere visto un solo filmato e l'aspettarsi che gli venga detto se per lui va bene oppure no e in caso nell'avere pronta una personalizzazione, anche gratis. Oppure che "il nuovo" esercizio farà miracoli che quello prima non aveva fatto: non sono pillole, gli esercizi, sono abilità da imparare: prima imparateli bene, studiate l'anatomia del viso sul web, fate delle prove. Poi consultate un buon insegnante e personalizzate il lavoro, esattamente come si fa con il parrucchiere: non c'è un esercizio segreto miracoloso da scoprire così come non c'è un taglio segreto o miracoloso da scoprire che risolve tutti i problemi e che si impara su Youtube. Bellezza e salute si costruiscono ragionandoci su con una persona affidabile e soprattutto usando la propria intelligenza.


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