Ringrazio Antonio Spagnuolo di aver compreso e condiviso sul suo blog uno dei miei lavori, forse il più complesso. Il video correlato a questi versi è già apparso sul blog di poesia di RaiNews a cura di Luigia Sorrentino
Distonie
una e di là l’altra, il tonfo
di svoltare ascissa
irriconoscente l’ordinata
a data da destinarsi redenta
…
apparirlo facile il fatto
di guardarsi uno campo bifido
bastante l’eresia di non
essere più infelici
…
ecco da quella parte c’è
il discutere connivente
il limite, questo risorgere
ceneri per attaccarsi
notevole briga ma per
il poco frangente
di un attimo che dimentica
…
preliminare di una lunghezza
il corpo mi fa cenno ma io tento
l’impossibile di non conoscerlo
…
posso anche ammettere
implementando rissosa
l’olocausto col dirmi ricompensa
di entrambi l’autismo dei morti
la carneficina gioconda
che favorisce l’estasi
…
una formula minuta
un rilevo
un’asperità fittizia
tre punti di sospensione
un braille trafitto
senza rumori
di bianco, un morse
a guerra finita che non
serve il segreto
l’intensità è minore
si vede la coazione
alla rinuncia
la spanna della stanchezza
geometrica come
una distanza minorata
che non si segnala
…
incapace di alcunché
la voragine che schiudo
ogni dieci minuti
…
“è davvero strano
questo adattamento
delle forme nubili
di essere entrambe”
dici? Non è vero