Come sempre prima di partire organizzo tutto al meglio per evitare imprevisti che mi possano creare delle spese extra.
Partendo con un'auto a metano la prima cosa che ho cercato è una lista dei distributori presenti sul territorio francese, mi sono annotata l'indirizzo e l'ho preimpostato sul navigatore.
Chi possiede un'auto a metano sa che in Italia il 99% degli impianti sono presidiati.
Un distributore di metano presidiato significa che non possiamo fare rifornimento da soli ma aspettare l'addetto e, fatto scomodo, dobbiamo per forza recarci al distributore durante l'orario di apertura.
Fortunatamente dallo scorso Aprile Il Ministero dello Sviluppo ha approvato il rifornimento di gas Metano e GPL in self-service 24h , ma ce ne sono ancora pochi in funzione: uno si trova a Bolzano e l'altro a Cuneo.
Perché questi distributori non crescono come funghi visto che in Italia c'è un forte incremento di auto alimentate a metano? Dove sta la fregatura?
La burocrazia e i paletti imposti dal Ministero per evitare incidenti non favoriscono il diffondersi dei self-service GPL/metano. In più come automobilista non puoi fare rifornimento da solo senza possedere una Tessera a riconoscimento elettronico identificativa (con scritto la targa del tuo veicolo e il tuo nominativo) che ti viene data solo dopo aver fatto un corso di formazione , dopo la verifica delle bombole e la verifica della conformità dell'impianto .
Dopo aver saputo del master in e tutte queste procedure che ti fanno immaginare "le peggio cose" su quanto possa essere pericoloso fare metano da soli, mi sono trovata in Francia in una via poco frequentata, davanti ad un impianto di distribuzione di metano autorifornimento , con mia cugina più spaventata di me, e scoprire che il rifornimento era completamente self-service. (Orore!) senza presidio
Sapevo che per il pagamento era necessaria una carta di credito (anche ricaricabile) o un bancomat valido per l'estero, ma non mi sarei mai aspettata di essere da sola. Nessun dipendente a cui chiedere, a cui fare gli occhi dolci fino ad impietosirlo nel tentativo di aiutarmi.
Che fare... Impacchettati gli "occhi dolci", del tutto inutili, mi sono messa ha studiare il foglietto illustrativo, posto vicino all'erogatore, i quali spiegavano, con dei disegni, la procedura.
Non mi reputo particolarmente stupida ma, non avendo mai avuto un'auto alimentata a metano, non sapevo come collegare la pistola di erogazione al connettore di rifornimento dell'auto. La tabella esplicativa indicava l'ordine dei passaggi ma non come inserire correttamente l'erogatore.
Aggiungici una parte di terrore, inculcata dal master che avrei dovuto sostenere in Italia, per fare quello che stavo facendo, mia cugina nascosta dietro un albero che urlava "scoppia tutto, scoppia tutto", mischia gli ingredienti e, tra paura e inesperienza, alla fine ho fatto 4 tentativi a vuoto.
Il problema è che ogni volta che introduci la carta di credito nella colonna dei pagamenti, sia che effettui o No il rifornimento, ti bloccano 68 euro. Questo vuol dire che se hai una carta di credito con un certo limite di soldi, anche se non li spendi, non li puoi usare per un TOT di giorni. Questo punto è importante se hai destinato la somma sulla pre-pagata per pagare l'hotel o altre cose.
Ma ritorniamo al distributore di metano... Per un po di tempo ho aspettato che qualche cliente veterano si fermasse e potesse aiutarmi ad agganciare 'sta pistola, ma, dopo circa 20 minuti, non vedendo anima viva, sono partita verso la mia meta usando il poco metano rimastomi e i 10 litri di benzina.
Un'esperienza avvilente. Di sicuro la mia autostima non ha digerito l'affronto. Credo che inconsciamente ci abbia "lavorato" per tutto il giorno mettendosi in combutta perfino con il mio subconscio visto che la sera, prima di ritornare nell'appartamento mi sono rifermata allo stesso distributore e... miracolo! Al primo tentativo ce lo fatta. Mi sono sentita come se avessi scoperto il vaccino per l'Ebola . So soddisfazioni!
Durante il resto del viaggio, facendo varie soste alle stazioni di rifornimento, un giorno, ho incontrato un gruppo di ragazzi polacchi che, agonizzanti sotto il sole di mezzogiorno, in completa disperazione, cercavano di fare il pieno senza riuscirci.
Io, nei miei precedenti 4 tentativi infruttuosi, non riuscivo ad agganciare bene il bocchettone della pompa all'auto mentre i ragazzi non riuscivano ad erogare il metano. Da lì ho capito che per un motivo o per l'altro la procedura non è così intuitiva come vogliono far credere, non almeno per chi non l'ha mai fatto prima.
Da qui nasce l'idea di scrivere questo post e aiutare altre persone ad uscire vincenti da questa situazione.
Per cominciare spegni l'auto (ma questo già lo sai...)
Ora sei libero! Puoi staccare la mano dal pulsante.
7. Ultima fase: gira il gancio azzurro in senso contrario per sbloccare la pistola, estraila e accanciala alla colonna. Finito.
Complimenti, ora hai un master in rifornimento di metano non valido nel territorio italiano.
Spero di esserti stata d'aiuto, se pensi che queste info siano utili condividile usando uno dei tasti social che trovi qui sotto. Io avrei pagato per avere queste "dritte" prima di partire, mi avrebbero evitato un po di segh... ehm elucubrazioni mentali.