Ovvero i film acquistati da piccole case di distribuzione nel nostro paese e che non avrebbero mai raggiunto, ufficialmente, le nostre case, senza un notevole cambiamento di rotta distribuitivo.
La Ripley's Film, http://www.ripley.it/index.shtml , dopo aver assicurato la distribuzione di film importanti come "Teza", " Tony Manero", "Taxi to the dark side", il Johnnie To di "Exiled", quest'anno garantirà l'uscita di due prodotti non troppo noti, "Française" di Souad El-Bouhati, con Hafsia Herzi, l'attrice di "Cous cous" e "Landscape n° 2" di Vinko Möderndorfer, film serbo/sloveno, a cui aggiungere un terzo film, potenzialmente più importante, "Ajami", pellicola premiata ovunque, candidata israeliana all'Oscar come miglior film straniero, che offre un racconto corale di diversi personaggi arabo-israeliani che gravitano attorno al quartiere di "Ajami", appunto. Per avere un'idea vi rimando alla pagina di RT, con relative critiche.
http://www.rottentomatoes.com/m/ajami/
"Ajami" sarà recensito sul blog prossimamente. Ecco il trailer:
Un'altra casa di produzione, la Nomad Film Distribuition, continua il suo sodalizio con la cinematografia francese e, dopo "Panico al Villaggio", il film di animazione tratto dalla serie di successo omonima, di nazionalità belga, e "Le Première ètoile", successo per famiglie, si accinge a distribuire quattro film quest'anno, tra cui l'ammirato, recentemente presentato a Torino, "Tournèe", regia di Mathieu Almaric, e il successo "Les Beaux Grosses", film eccentrico e divertito con una rappresentazione grottesca dell'adolescenza ossessionata dalla sessualità, diretto dal giovane Riad Sattouf, con cammei vari, tra cui Emmanuele Devos e Valeria Golino, che è un pò la risposta francese a "Superbad". Entrambi i film saranno recensiti presto sul blog. Ancora le due opere minori distribuite saranno l'outsider "Thelme, Louise e Chantal", road-movie su donne cinquantenni, con a capo Jane Birkin di Benoît Pétré e "Isola 10 - Dawson", atipico film sulla prigionia impostata da Pinochet ai ministri del presidente destituito Salvador Allende, di Miguel Littin.