Disunione terre verdiane “ritorno al futuro”

Creato il 29 marzo 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
In concomitanza con la visita di Giorgia Meloni a Fidenza Fratelli d'Italia ci fa pervenire una foto corredata da un comunicato stampa che riportiamo nella sua maschia integralità. Parlando di Unione Terre Verdiane non possiamo essere insensibili al grido di dolore da qualsiasi parte provenga. Non siamo noi infatti muniti di un orecchio destro e di uno sinistro o, meglio di occhio destro e di uno sinistro per mirare al centro? Unione terre verdiane “ ritorno al futuro”
Unione Terre Verdiane nasce nel 2006 con l’intento di sfruttare al meglio alcuni servizi intercomunali, sicurezza, welfare, pianificazione del territorio, servizi pubblici locali. “..inizialmente aveva l'intento di realizzare obiettivi a garanzia del mantenimento di servizi, investimenti strategici delle risorse economiche e più in generale di valorizzare la competitività economica del territorio.”, tutto ciò, forse, quando UTV faceva cassa con i fuorilegge autovelox.. A quasi 10 anni dalla sua nascita è evidente il fallimento di questo ente, la cui funzionalità e finalità sfugge ai cittadini.  Emblematico a tal riguardo è l'ultimo bando pubblicato dall'Unione, con scadenza il 31 marzo prossimo, e testualmente volto alla "promozione della massima conoscenza dell’esistenza e delle modalità di fruizione dei servizi erogati dall'Unione alla collettività di riferimento, attraverso i più diffusi canali di comunicazione, nonché un’adeguata promozione del territorio"...come a dire, parafrasando, che si è ben a conoscenza del fatto che nessuno abbia capito a cosa servano le Terre Verdiane! e per di più, alla modica cifra, a danno dei cittadini, offerta al professionista eventualmente incaricato, di € 19.800,00 annui, al netto degli oneri contributivi e fiscali di legge. Questo è il motivo per cui pretendiamo un ritorno ai comuni. E' un inutile baraccone, che funge da: a) poltronificio b) bacino di voti e collettore di clientela ( posti di lavoro farlocchi ) c) doppione di servizi già erogati (vedi informatica) d) sperpero delle casse dei contribuenti: il canone di adesione, data la congiuntura storica, è decisamente fuori mercato . Riteniamo che con quella cifra si potrebbe benissimo gestire in loco la sicurezza. GIA NEL 2013 IL CODACONS DENUNCIAVA CHE GLI INNUMEREVOLI ENTI INUTILI CI COSTAVANO 10 MILIARDI ALL'ANNO . OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE, COMINCIAMO CON QUELLI A NOI VICINI CHE BEN CONOSCIAMO, RIDUCIAMO I COSTI DELLA POLITICA CHIUDIAMO QUESTA COSTOSA INUTILE SANGUISUGA. In beffa, si potrebbe dire che i padri fondatori potevano quantomeno registrare il nome.. Almeno adesso verrebbero corrisposte le “royalties” da parte di alcune enoteche.
Gaetana Russo Portavoce Comunale Salsomaggiore Terme
Domenico Muollo Portavoce Comunale Fidenza

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