Il genitore che soffre a leggere
dove manca un altrimenti detto
che gli sia già noto.
Il genitore che di quei versi
non misura candore e spavento
ma una distanza siderale
mai saputa prima.
Il genitore che non ha mai sentito
uscire quelle parole
di bocca al bambino, ormai
estraneo al suo cono d’ombra.
Il genitore che di questo non parla
perché, soffrendo, tocca
diminuire se si vuole
che l’altro cresca.
Il genitore che soffre quel suo lembo
staccato, dentro il figlio
da ricucire col filo immutabile
della speranza amorosa.
***
Impossibile riempirli stando insieme
non condivisa,
ci saranno altre emozioni.
Ci saranno altre emozioni
se è inutile il resoconto dettagliato
o gli occhi ancora negli occhi
a cercare l’antico sapore.
La tua strada resterà dimenticata e muta
anche se ora pare che basti
il fianco delle parole,
ci saranno altre emozioni.
Ci saranno altre emozioni
anche se quello che ti sei perso è perso
ed è poco ripetere
ti voglio bene.
Allora le righe bianche, lo spazio vero
lasciato ad altre partenze
che presto ci faranno
insieme di nuovo.