Diventare Correttore di Bozze

Creato il 28 giugno 2011 da Gloutchov

Il popolo italiano, si diceva un tempo, è un popolo di navigatori. Oggi, probabilmente, potremmo dire che è un popolo di aspiranti scrittori. Si legge pochissimo, in Italia, ma si scrive parecchio. Ogni anno vengono pubblicati più di 60.000 titoli. Sul territorio italiano sono presenti più di 3000 case editrici. Ogni casa editrice riceve in media 900 manoscritti di esordienti l'anno. Cifre che fanno impressione se si pensa che il libro non è certamente il passatempo preferito degli italiani.
Ora, a questo punto, bisognerebbe fare un bell'esame di coscienza e, prima di aprire la nostra casa editrice (n.d.r. 3000 non bastano proprio?) pensando che il nostro progetto sia particolarmente illuminato, prima di ambire a qualche premio letterario e alla fama eterna con il romanzo della nostra vita, forse (n.d.r. e dico forse...) dovremmo cercare di capire se il mestiere dello scrittore fa proprio al caso nostro.
C'è un altro mestiere, forse bistrattato, odiato, criticato, che è importantissimo per la nascita di un romanzo. E' il Correttore di Bozze. Colui che deve lottare con l'autore, ma soprattutto col suo manoscritto, per renderlo veramente leggibile, appetibile, adatto a una vera pubblicazione.
Correggere le Bozze, però, non è un gioco da ragazzi. Non basta una penna rossa e la voglia di leggere un romanzo. Ci vuole metodo, determinazione, sangue amaro e... ecco dove voglio arrivare: come si fa a correggere professionalmente una bozza?
Prendo spunto da questo ricchissimo articolo che, ovviamente, vi consiglio di leggere e rileggere con attenzione.

  • Il manoscritto va corretto su carta;
  • Il manoscritto va letto almeno due volte. Una per trovare i refusi. L'altra per sistemare la narrazione;
  • La lettura di un manoscritto va eseguita in modo molto differente da come ci viene insegnato a scuola. Bisogna leggere una riga per volta, coprendo le altre sottostanti, facendo attenzione a ogni singola parola. Bisogna leggere facendo "suonare" la parola nella mente, come da bambini, muovendo le labbra. La caccia al refuso è una operazione difficilissima e, acquisire gli automatismi giusti (n.d.r. come dice l'autrice dell'articolo, quando sarete in grado di trovare un refuso a colpo d'occhio, anche sulla scatola di cereali...) è questione di allenamento, tempo, determinazione;
  • Le parti di testo più delicate, come per esempio i titoli, andrebbero lette al contrario, parola dopo parola, per non farsi trarre in inganno;
  • Stratificare l'attenzione: durante l'editing dedicatevi a un singolo problema per volta: la numerazione dei capitoli, le virgole, i punti, i rientri del testo, i doppi spazi... 
  • Imparare a usare i simboli standard (sì... esistono!) per la correzione di bozze. Marcate ogni parola da correggere con il simbolo giusto. Le correzioni vanno poi segnate in una tabella a parte, in modo chiaro e pulito;
  • Verificare che le norme redazionali imposte dal vostro editore siano rispettate. Visto che solitamente i tempi imposti dagli editori sono piuttosto stretti, eseguire il lavoro per ciò che ci si aspetta da voi [cit.] solo refusi ed errori o anche un generale miglioramento dello stile? Spesso, paradossalmente, la seconda delle due cose non è richiesta (perché è già stata fatta, perché l’autore è affidabile o molto permaloso, perché se ne occuperà un collega più esperto, perché l’editore è un improvvisato e non ci ha mai pensato…);
  • State attenti a non inserire errori quando dovrete riversare le correzioni sul file di testo originale;
  • Controllate tutti i dati sensibili presenti nel testo: nomi di luoghi, date di nascita, citazioni, riferimenti storici (evitare errori plateali come riferimenti a oggetti non ancora inventati nel periodo storico in cui si svolge la vicenda);
  • Rispettate le scadenze imposte dal vostro editore. Evitate di chiedere tempo aggiuntivo quando ormai è tardi, piuttosto cercate contrattare all'inizio... prima di iniziare il lavoro.


L'articolo è molto interessante, dettagliato, pieno di riferimenti a manuali e libri di testo necessari a intraprendere una carriera di questo tipo. Ci vogliono occhi grandi così per fare il correttore di bozze, ci vogliono anche gli attributi. Bisogna essere metodici, attenti... soprattutto, quando cala l'attenzione, è meglio interrompere per poi riprendere il lavoro a mente fresca.
Qui trovate l'articolo. Il blog si chiama "Correttore di Bozze", e può essere interessante da seguire anche agli autori esordienti. Buona lettura.
(l'elenco delle lezioncine di scrittura pubblicate fino ad oggi lo trovate qui).




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