“Diversità come valore”, convegno al Senato contro le discriminazioni

Creato il 21 maggio 2015 da Giovanni Pirri @gioeco

Diversità come valore” nell’orientamento sessuale: nella sala Zuccari del Senato della Repubblica si è svolto un interessante convegno per educare alle differenze, organizzato dalla Vice Presidente Valeria Fedeli, in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia.
Un parterre di relatori di assoluto spessore: ad inaugurare i lavori il Presidente Pietro Grasso che ha ricordato, nel suo saluto, quanto sia frustrante dover ancora assistere alle lotte tra sindaci e prefetture per un semplice registro delle unioni civili, o discutere di come si possa trasformare la diversità in valore, sottolineando come l’educazione alle differenze debba partire dalle scuole.

Particolarmente apprezzato ed applaudito l’intervento della Vice Presidente, la senatrice Valeria Fedeli, che ha sollecitato le istituzioni a impegnarsi nel solco del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea: “Dare valore alle differenze, attraverso il rispetto, il riconoscimento, il coinvolgimento, il confronto, la cultura dell’inclusione e dell’accoglienza senza pregiudizi, senza steccati, in un concetto di reciproco riconoscimento, interpretando quindi la diversità come valore e non certo come una minaccia. Perché il diritto ad essere diversi è un diritto ad essere liberi. Con un unico obiettivo: contrastare pregiudizi e combattere discriminazioni”.

A seguire l’intervento dell’On. Mara Carfagna che ha evidenziato il ruolo che deve svolgere la politica nella lotta contro le discriminazioni: “Un mio disegno di legge è stato sottoscritto da 38 colleghi, a dimostrazione che anche un partito come il mio, che in passato ha avuto delle chiusure su alcuni temi, si stia evolvendo e abbia compreso l’importanza di promuovere pari dignità per tutti nel contrasto alle discriminazioni: la politica ha il dovere di trovare la soluzione più equilibrata per contrastare discriminazioni e pregiudizi. Il riconoscimento dei diritti è un tema di cui mi occupo dal 2008, quando sono stata nominata Ministro delle Pari Opportunità e per prima, da donna di destra, ho aperto le porte all’associazionismo LGBTI, e al tema della lotta all’omofobia, con iniziative di comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole, sui media e nei luoghi di lavoro”.

Preciso nelle citazioni l’ex Presidente del Consiglio, più volte ministro, Giuliano Amato, ora Giudice della Corte Costituzionale, che ha sottolineato come spesso la politica senta la pressione dell’opinione pubblica sui temi sociali, facendosi influenzare proprio a ridosso delle votazioni.

Sul palco dei relatori si sono succeduti il filosofo Sebastiano Maffettone, professore ordinario di filosofia politica presso la Luiss Guido Carli, il giornalista e teologo Vito Mancuso, il Diplomatico Fabrizio Petri. Ha concluso i lavori Luigi Manconi, Presidente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. Annunciati come relatori ma impossibilitati ad intervenire per concomitanti impegni istituzionali la Presidente della Camera, Laura Boldrini, impegnata in Parlamento nelle votazioni per la “buona scuola”, il Sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, che prima della partenza a Kiev ha fatto pervenire comunque un video messaggio contro le discriminazioni da orientamento sessuale. Presenti al Convegno diverse associazioni LGBTI, tra cui l’ANDDOS (il più grande movimento italiano con 135.000 iscritti) rappresentato dal dal presidente Mario Marco Canale e dall’avvocato Antonio Bubici.

di Marco Tosarello



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