Divina Commedia razzista? “Espressione del tardo Medio Evo”

Creato il 13 marzo 2012 da Lapulceonline

Povero Alighieri, non basta avere l’odio di molti studenti costretti a leggerlo, ci si mettono pure le ong internazionali a dargli contro. Dante antisemita, omofobo e pure un po’ razzista. Per l’associazione “Gherush92 - Comitato per i Diritti Umani”, consulente dell’Onu, la Divina Commedia, croce e delizia degli studenti italiani, non deve essere studiata nelle scuole pubbliche perché offende razze, religioni e tendenze private: Maometto soffre le pene dell’Inferno, gli omosessuali sono peccatori perché “contro natura” e gli ebrei che condannarono Gesù vanno puniti. L’associazione ha chiesto ufficialmente di mettere all’indice l’opera completa, veicolo di idee sbagliate. Per ora – e aggiungiamo, per fortuna – l’idea che la Divina Commedia può essere paragonata al Mein Kampf di Hitler non ha raccolto molti consensi.

La Professoressa Carla Moruzzi Bolloli, Presidente del Comitato Alessandria-Asti dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano risponde con fermezza: “Dante ha rappresentato l’universo del Medio Evo che stava terminando, e come tale esprime quella realtà”. La studiosa alessandrina taglia corto con due esempi tranchant che dovrebbero spiegare l’insensatezza della polemica: “E’ come se volessimo far giudicare Picasso ad un uomo del ’500″, oppure, meglio: “Per Dante la Terra è al centro del mondo. Ma mai nessun astronomo si sognerebbe di chiedere di vietare la Divina Commedia per le idee sbagliate sul cosmo”.

Insomma, checché ne dicano gli estremisti del politically correct l’opera di Dante è eccezionale dal punto di vista della letteratura italiana, ma va letto nel contesto storico dell’autore. Cioè del tardo Medio Evo.


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