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Divorzio civile e divorzio cattolico: interviene la Cassazione contro le ingiustizie

Creato il 08 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Con la cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario (divorzio civile), pronunciato dal Tribunale della Repubblica italiana, si conserva il diritto alla pensione di reversibilità, permangono gli obblighi di contribuzione all’assegno di mantenimento, si conservano alcuni diritti ereditari. Con la nullità del matrimonio pronunciata dal Tribunale dello Stato del Vaticano, la Sacra Rota (divorzio cattolico), qualunque ipotesi di mantenimento, anche in presenza dei figli, viene a mancare e cessano, per il coniuge economicamente più debole, tutte le garanzie che la nostra legislazione invece prevede. Solo nel 2009 la Sacra Rota ha pronunciato 6.000 nullità matrimoniali. Finalmente la Cassazione è intervenuta con la sentenza n.1343/2011 e ha posto un freno al riconoscimento delle sentenze straniere vaticane di nullità matrimoniale, atteso che dopo anche venti anni di matrimonio, per sfuggire agli obblighi della legge italiana, non si può sostenere che non si conoscevano le reali intenzioni che aveva il coniuge mentre contraeva matrimonio. Il divorzio cattolico ha un costo che varia dai 15.000 ai 45.000 euro. Il divorzio civile è persino esente da marche da bollo e si paga solamente una parcella concordata con il proprio avvocato.

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