Dixieland Jug Blowers – Hen Party Blues (1926)

Creato il 21 settembre 2011 da The Book Of Saturday

Ultimamente ho ascoltato il numero 41 della Blues Collection, quello con la raccolta delle Jug Blues Band. Certo, conoscevo cosa fossero state le Jug Bands, ma approfondendo ho scoperto anche perché si chiamavano Jug Bands. Il nome “Jug” deriva letteralmente da “caraffa” o “boccale”. Semplicemente, erano delle bottiglie (in vetro o ceramica), di differente dimensione in base alla tonalità che si voleva dare al suono, che usciva fuori soffiandoci dentro attraverso una particolare tecnica di espirazione. I Jug sono caratterizzati da un suono molto grave, e potremmo anche considerarli, in parte, gli antesignani del contrabbasso per il jazz, del basso per il blues.

Questa è una storia tutta americana, ed in effetti proprio negli States, a cavallo degli anni ’20, le Jug Bands spopolarono, fino a quando la naturale evoluzione della musica portò blues e jazz a percorrere strade differenti. Inizialmente erano però band di strada, fatte da menestrelli, che si esibivano, oltre che con il jug, con gli strumenti d’orchestra tipici del blues: chitarra, banjo, violino. Poi ci fu una contaminazione che proprio in quegli anni portò all’introduzione di diversi strumenti a fiato: sassofoni, clarinetti, trombe. Il jug svolse un ruolo di primo piano, fino alla sua conseguente scomparsa. Ecco che allora, parallelamente alla nascita di band come la Memphis Jug Band attiva nel Blues, nascono anche i Dixieland Jug Blowers, band attiva nel filone jazz più in voga di allora, il dixieland appunto.

Molti di quei componenti restarono anonimi appena il jazz prese piede e si formarono le grandi orchestre. Possiamo dire che alcuni riuscirono a sfondare, tra cui va annoverato sicuramente il clarinettista Johnny Dodds. Vi consiglio di ascoltare la raccolta Johnny Dodds 1926 Chronolgical Classics, in cui sono anche contenute diverse incisioni ai tempi dei Blowers. L’anno successivo (1927), Johnny si trasferì a Chicago, ed ebbe la fortuna di esordire davanti al grande pubblico negli Hot Five e negli Hot Seven di Louis Armstrong, poi con i Red Hot Peppers di Jelly Roll Morton. Nel video, il brano è Hen Party Blues. “Blues”, tanto per confermare la teoria del brodo primordiale dell’origine (vedi questo approfondimento).

Il violino è di uno dei fondatori della band, Clifford Hayes, che successivamente formò un gruppo separato. Stessa idea venne al “juggista” Earl McDonald (qui c’è anche Henry Clifford che suona la “caraffa”). Ascoltate con attenzione il solo di Jug nella sezione finale, oltre a quelli di clarinetto che ovviamente esegue la star Johnny Dodds. E’ proprio il caso di dire che la necessità fece grande la virtù…



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • One to chase (One to hold #7) di Tia Louise

    “Only flying.” I kiss her one more time. “We fly together.” “One to chase” è il settimo volume della serie erotica di Tia Louise, il cui primo volume One to... Leggere il seguito

    Il 28 giugno 2015 da   Anncleire
    CULTURA, LIBRI
  • Twist and shout a Firenze

    Venerdì 26 giugno – dalle 20 ‘A Firenze il venerdì sera sembra di essere tornati indietro di 60 anni’. Twist and Shout! A 50’s and 60’s Night: ★ INCANTO SOTTO I... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Wfirenze
    CULTURA, EVENTI, VIAGGI
  • Guerre & Pace Filmfest – Dal 13 al 19 Luglio a Nettuno (Roma)

    Si tiene a Nettuno (Roma) dal 13 al 19 luglio 2015 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il complesso di Forte Sangallo, la tredicesima... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Fabio Pietrantonio a Monaco

    METROPOLE SHOPPING CENTER MONACO FABIO PIETRANTONIOMOSTRA “AGOPUNTURA PER IL PIANETA”“ACUPUNCTURE FOR THE PLANET”Dal 29 Giugno al 12 Settembre 2015From 29th Jun... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Roberto Milani
    ARTE, CULTURA
  • Sense8 – season 1

    Fino a poco tempo fa non avevo mai seguito una serie prodotta da Netflix. Il mio approccio con questa “emittente” via web, è stato con lo stupendo Daredevil di... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Arpio
    CULTURA
  • Fare Thee Well Grateful Dead: The Last Waltz

    Tutto è stato detto, tutto è stato fatto. Oppure no? È sorprendente che negli anni dieci a qualcuno riesca ancora di inventare uno spettacolo inedito. Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Zambo
    CULTURA, MUSICA