anni fa, come capita a tutti finito di studiare, ho iniziato a lavorare. cosa faccio? vendo attrezzatura da dj. divertente? beh, se ti piace sì, è come stare nel paese dei balocchi, pieno di giocattoli.
ma è anche il materiale umano che rende interessante questo lavoro. non dimenticherò mai quel tale che si presentò dopo pochi giorni che ero in negozio con una splendida puntina da giradischi in mano completamente piallata. al mio sguardo interrogativo ma volenteroso come lo si ha solo nei primi giorni di lavoro, mi disse:
sai era un po' sporca e l'ho pulita con la carta vetro
no
dai
non ci credo, non è vero
non può essere
adesso mi dice che sta scherzando
non dovevo? aggiunge
cazzo l'ha fatto davvero.
fantastico. capii subito che questo mestiere mi avrebbe regalato infinite soddisfazioni. e ineffetti fra proprietari di night, gestori di discoteche mafiosi, giostrai, tamarri, dj incapaci di distinguere un mixer audio da quello da cucina e, per fortuna, qualche raro professionista competente, così è stato.
ma poi arrivò richie hawtin.
bastardo. ti odio. maledetto. fottiti, te, beatport e la native-instruments.
piccolo excursus per i non-addetti-ai-lavori: una volta esistevano le consolle, con i giradischi, i lettori cd e i mixer più qualche altro accessorio e quel mondo comprendeva anche i fascinosi negozi di dischi.
almeno io sono cresciuto così.
poi arrivò il pc. arrivò il dj digitale direttamente dall'iperspazio. da galassie lontane giunse la rivoluzione tecnologica con portali web dove effettuare il download della musica e software miracolosi che emulavano attrezzatura per migliaia di euro. infinite possibilità creative di remix, live performance tramite plug-in innovativi, controller midi touch, tutto con una facilità mai vista grazie alla funzione automapsynchbeat e tutte queste puttanate da nuovo millennio.
ora sul portale web "beatport" puoi acquistare la musica di "richie hawtin" prodotta con strumenti virtuali "native-instruments". beatport è stato fondato da richie hawtin e la native-instruments, richie hawtin è testimonial native-instruments e forse richie hawtin è anche lui un plug-in virtuale della stessa native-instruments. insomma hanno messo su un bel circo.
peccato che gli utenti non sono mica cambiati tanto.
esiste sempre il tipo della puntina che oggi però deve avere a che fare non con la cartavetro ma con problemi di configurazione, driver asio, conflitti del kernel, controller midi, schede audio e software vari... quindi, sempre lui, il tipo della puntina o il suo alter ego, mi arriva non più con il suo pezzo danneggiato che bastava sostituire ma con il suo bel mac bianco latte tutto lucido, 12 cavi usb per altrettante periferiche e un milione di problemi.
ecco, ora:
pensate a uno che studia ingegneria informatica
pensate che si stufi di aver a che fare con i freddi computer
pensate che non voglia per nessun motivo cadere in depressione nevrotica causa i conflitti o i bachi che caratterizzano la breve esistenza di ogni sistema informatico
pensate che allora scelga un lavoro che ha a che fare con qualcosa di più caldo, umano, tipo la musica
ecco, quell'ingenuo sono io