Doctor Who - The Rings of Akhaten

Creato il 10 aprile 2013 da Nadiahoneyrider @river_inthesky
Carissimi lettori (immaginari), rieccomi qui per parlare dell'ultimo episodio del nostro amato Dottore.

[WARNING: Spoiler e discorsi nonsense...]
Per mettere subito in chiaro le cose: questo episodio non mi è piaciuto molto, non andrà di certo ad arricchire la rosa dei miei preferiti di sempre e un paio di cose secondo me non hanno funzionato esattamente per il meglio.

Ma andiamo per ordine. Il prologo è carinissimo. Con una storia pucciosissima degna di una perfetta rom-com super smielata, veniamo trasportati nel recente passato per rispondere alla domanda che ci eravamo posti sul finale della scorsa puntata. Quella foglia, quella page one che Clara custodisce gelosamente all'interno del suo libro 101 Places to see, non è altro che la pagina iniziale della storia della famiglia Oswald (FLUFF COME SE PIOVESSE). Dolce anche vedere come il Dottore segua da vicino la vita di Clara rispettando così la promessa di vegliare su di lei senza tuttavia rinunciare a risolvere il mistero che è questa ragazza. E poi è divertentissimo vedere il Dottore in modalità piccola giraffa stalker ubriaca!

Non dimentichiamo poi che questo di The Ring of Akhaten è ufficialmente il primo viaggio del Dottore insieme a Clara.  Come da tradizione è il Dottore a chiedere alla companion dove vorrebbe andare o cosa le piacerebbe vedere. Se con Rose Tyler eravamo andati 5 billions years in the future a vedere il sole espandersi in "The End of The World" e con Amy Pond eravamo saliti a bordo della Starship UK del 29° secolo in "The Beast Below", questa volta il Dottore sceglie gli Anelli di Akhaten come luogo AWESOME da mostrare a Clara in questa nuova avventura. La location è abbastanza interessante. Bello come sempre vedere come, con quei quattro soldi che si ritrovano, riescano comunque a popolare i vari pianeti grazie all'uso di una prostetica creativa ed originale. In sostanza direi che l'ambientazione mi ha ricordato un po' l'era di Russell T. Davies (sempre sia lodato). I momenti simpatia non tardano ad arrivare ed ecco che vediamo il Doctor battere il cinque a destra e a manca e flirtare con l'aliena che affitta i motorini (a proposito, cos'è sta fissa delle due ruote di quest'anno??? Apprezziamo l'idea del Dottore centauro ma passiamo avanti, grazie).
Ad un certo punto però il Dottore sparisce inspiegabilmente dalla scena per lasciare spazio alla nuova companion. Ovviamente qui si sceglie di mostrarci un po' meglio il personaggio di Clara grazie all'interazione in solitaria con Merry, la giovane Queen of the Years, però la sceneggiatura e i dialoghi sono al limite del banale e dell'ovvietà e per tutto il tempo non possiamo fare a meno di domandarci dove diavolo sia finito il Dottore. Le scene nell'arena, invece, puntano tutto sull'atmosfera della cerimonia e sulle canzoni. Qui è prevalentemente una questione di gusti: io non ho amato particolarmente questa storia del canto per tenere a nanna il dio-grandfather e blablabla... troppi plot holes, troppo fluff gratuito e nemmeno fatto in maniera impeccabile. Questi piccoli difetti continuano anche nella parte ambientata alla piramide di Akhaten. Simpatico il Dottore alle prese con la pesantissima porta ma ancora una volta niente di memorabile, almeno fino al finale. La parte finale è davvero una pugnalata al cuore. Il monologo del Dottore è meraviglioso e tristissimo e Matt Smith è veramente gigantesco nell'interpretare tutte le sfumature di questo alieno unico nel suo genere con mille anni di avventure, gioie e sofferenze alle spalle. "Okay then… that’s what I’ll do. I will tell you a story. Can you hear them? All these people who lived in terror of you and your judgement. All these people whose ancestors devoted themselves, sacrificed themselves, to you. Can you hear them singing? Oh, you like to think you’re a god. But you’re not a god. You’re just a parasite eating out of jealousy and envy and longing for the lives of others. You feed on them, on the memory of love and loss and birth and death and joy and sorrow. So… come on then… take mine. Take my memories. But I hope you’ve got a big appetite because I’ve lived a long long life and I have see a few things. I walked away from the last great time war. I marked the passing of the Time Lords. I saw the birth of the universe and I watched as time ran out. Moment by moment until nothing remained. No time. No space. Just me. I walked in universes where the physics were devised by the mind of a mad man! I’ve watched universes freeze and creations burn! I have seen things you wouldn’t believe. I have lost things you will never understand. And I know things… secrets that must never be told. Knowledge that must never be spoken. Knowledge that would make parasite gods blaze! So come on then! Take it! Take it all, baby! Have it! You have it all! Sarebbe stato un finale magnifico e straziante, avrei persino dimenticato tutti i difetti della puntata... e invece no. Il Dottore non riesce a fermare il dio-nonno-sole/pianeta e dev'essere Clara ad intervenire e qui è tutto un plot hole imbarazzante. Fondamentalmente si rimette in gioco "la foglia", che qui diviene simbolo di un potenziale "full future that never happened... THE MOST IMPORTANT LEAF IN HUMAN HISTORY!"Per non parlare del fatto che il dio-nonno-sole/pianeta sconfitto adesso lascia gli Anelli senza un sole o una massa di aggregazione spaziale... insomma: sono tutti spacciati lo stesso! Mi dispiace davvero moltissimo ma THAT'S SOOOO LAME!!! Probabilmente uno degli episodi più deboli visti finora... Cosa mi è piaciuto: 
- I riferimenti al Classic Who - Walk away & Run
Doctor: "Listen, there is one thing you need to know about traveling with me. Well, one thing apart from the blue box and the two hearts… We don’t walk away." [...] Clara: "What about that stuff you said. We don’t walk away."Doctor: "No. We don’t walk away. But when we’re holding on to something precious, we run. We run and run as fast as we can and we don’t stop running until we are out from under the shadow." il monologo del Dottore (siamo sinceri con noi stessi noi amiamo il Dottore in versione angst con tutto il suo carico di follia, disperazione, stanchezza e rabbia). Cosa mi lascia perplessa: - la roba della foglia - Clara. So bene che di quest'ultimo punto ci sarebbe da parlare per ore. Diciamo solo che al momento mi piace abbastanza da un punto di vista di storyline e sono piuttosto curiosa di capire come svilupperanno il "mistero" che sta dietro al personaggio. Ciò che mi lascia un attimino perplessa è invece la caratterizzazione vera e propria. Mi riservo di vedere qualche altro episodio per capire un po' meglio. D'altronde io piango ancora per i Ponds...


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