Lunedì 7 agosto 2013 un centinaio di persone ha manifestato contro il cattivo governo del territorio che fa parte del Parco Nazionale del Pollino, prendendo di mira l’Ente di gestione del Parco.
In realtà si è subito compreso che la manifestazione era un pretesto per riproporre l’opposizione alla messa in funzione della Centrale Enel del Mercure da parte di alcune associazioni e movimenti ambientalisti, che ancora una volta hanno imposto il metodo delle urla e della contrapposizione senza confronto.
Nel pieno rispetto delle idee altrui, la stragrande maggioranza degli amministratori della Valle e dei loro concittadini, alle urla, contrappone un grande senso di responsabilità e con fiducia guarda ai risultati del ” tavolo tecnico” istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Questo tavolo tecnico, che ha il pregio di agire alla luce del sole e nell’interesse dell’intero territorio, ha registrato il prezioso ed equilibrato contributo dei Rappresentanti delle Regioni Basilicata e Calabria, del Parco Nazionale del Pollino e di numerosi Comuni della Valle del Mercure.
Sono quindi destituiti di fondamento e inaccettabili le critiche che una ristretta minoranza di cittadini avanza nei confronti del Presidente del Parco, al quale i Sindaci di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria, Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Papasidero dichiarano la propria solidarietà.
Non è comunità civile quella nella quale si ricorre al dileggio, allo spregio dell’onorabilità personale per colpire chi, sopratutto se investito di funzioni pubbliche, opera con esiti diversi da quelli attesi da una minoranza incline a non riconoscere le ragioni dell’altro.
La verità sul Mercure è sotto gli occhi di tutti.
In ogni sede amministrativa sono state fissate, anche dalle associazioni ambientali, condizioni e prescrizioni rigorose al progetto di riconversione della centrale, che l’Enel ha accolto e realizzato.
La centrale del Mercure, in virtù dei limiti e delle prescrizioni imposte dalle Istituzioni Locali, rappresenta un esempio di tecnologia ambientale in grado di assicurare la massima compatibilità tra il mondo produttivo e la tutela ambientale.
Il piano di monitoraggio e controllo richiesto dagli Enti e realizzato dall’Enel consentirà agli Enti pubblici di controllo e a tutte le rappresentanze della Valle del Mercure di avere dati certi e costanti riguardanti l’esercizio della centrale, mentre la capillarità e le caratteristiche tecnologiche della rete di monitoraggio della qualità dell’aria messa a disposizione da parte di Enel fanno della Valle del Mercure un territorio tra i più attrezzati da un punto di vista ambientale.
La centrale è ormai in funzione da circa due mesi e le uniche tracce dello scenario apocalittico ipotizzato sono quelle disegnate nei cartelli e rappresentate nelle ormai logore dichiarazioni strumentali dei soliti noti.
Da quando la centrale funziona non si è avuto nessun impatto negativo nella Valle del Mercure, la cui stragrande maggioranza della popolazione neppure si è accorta del suo avvio. E la piena compatibilità ambientale tra centrale e Parco del Pollino, che era stata dichiarata dagli Enti tecnici chiamati a rilasciare i pareri nei procedimenti autorizzativi, oggi è realtà sotto gli occhi di tutti.
Gli unici veri impatti verificabili dopo l’entrata in esercizio della centrale del Mercure sono:
-l’energia elettrica che viene prodotta da fonti rinnovabili locali, che diminuiscono i combustibili fossili, peraltro provenienti dall’estero; il tutto in linea con il Protocollo di Kyoto e con gli obiettivi della Direttiva ambientale 20-20-20 della Comunità Europea;
-gli oltre cento lavoratori che ogni giorno varcano il cancello della centrale, mantengono le loro famiglie e spendono in loco i loro stipendi, mentre si cominciano a vedere segni concreti della nascita di una filiera corta della biomassa cui molti piccoli operatori guardano con attenzione.
Tanto premesso e considerato inoltre
-Che sono stati gli stessi Comuni della Valle del Mercure vicini alla centrale (precisamente Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno in provincia di Cosenza; Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello in provincia di Potenza) a mettere in atto alla fine degli anni ’90, numerose iniziative dirette a difendere la presenza del sito produttivo ed i correlati livelli occupazionali;
- che LA COMUNITA’ EUROPEA ha ripetutamente giudicato il progetto di riattivazione della Centrale del Mercure pienamente rispettoso della normativa ambientale comunitaria;
-che il Ministero dell’Ambiente ha ripetutamente e pubblicamente riconosciuto che il Parco e la Centrale possono tranquillamente coesistere;
- che il Parco del Pollino, in sede di istituzione, ha inserito la centrale nel proprio perimetro riconoscendole la piena compatibilità con le proprie finalità ambientali;
- che lo stesso Parco del Pollino nel corso del lungo procedimento autorizzativo ha emesso ben 4 provvedimenti formali che dichiaravano la piena compatibilità della Centrale con il territorio del Parco;
-che il progetto per la riattivazione della Centrale del Mercure ha ottenuto il riconoscimento favorevole di tutti gli enti coinvolti, i quali hanno a loro volta dichiarato che la Centrale può operare senza rischi nella valle del Mercure;
-che il COMITATO SCIENTIFICO PRO VERITATE – istituito su incarico del Comune di Laino Borgo, ha affermato che per la Valle del Mercure non c’è
NESSUN PERICOLO PER L’AMBIENTE. NESSUN PERICOLO PER GLI ESSERI UMANI. NESSUN PERICOLO DERIVANTE DALLA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO. NESSUN PERICOLO PER LA SICUREZZA
CONDANNANO
I metodi incivili con i quali una sparuta schiera di contestatori, offende da anni tutti i Rappresentanti delle Istituzioni che hanno espresso motivati e oggettivi pareri di compatibilità ambientale
DICHIARANO
La propria solidarietà al Presidente del Parco del Pollino che insieme agli altri rappresentanti del Territorio, con senso di responsabilità, continua a impegnarsi per ricercare un confronto franco, senza spirito di tifoseria, nella determinazione di conciliare la tutela dell’ambiente e della salute con il lavoro e lo sviluppo della valle, in questa difficile fase economica che sta attraversando il nostro paese.
CONFERMANO
La volontà di ricercare con Enel un accordo diretto a massimizzare gli effetti positivi della presenza di questa Società nel territorio, nel rispetto e nella tutela della salute dei cittadini della Valle e dell’ambiente, ricercando le migliori sinergie con le imprese locali, la crescita numerica e professionale della manodopera locale, gli accordi di collaborazione con i Comuni e con il Parco per lo sviluppo della filiera corta della biomassa, e la promozione culturale e sociale del territorio.