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Documento incredibile. Alla metro di Termini c'è l'abusivo che decide quante macchinette per biglietti devono stare in funzione e quante no. Video assurdo

Creato il 14 maggio 2015 da Romafaschifo
Documento incredibile. Alla metro di Termini c'è l'abusivo che decide quante macchinette per biglietti devono stare in funzione e quante no. Video assurdo
Invio questo filmato di qualche giorno fa (ma la situazione è questa tutti i giorni) che dà la misura del livello di degrado e abbandono della rete metro romana. 
Ci troviamo nella fermata Termini, precisamente nel mezzanino che si colloca tra il soprastante centro commerciale e il sottostante livello d'ingresso alle banchine. Il signore che vedete tutte le sere (tutte!) presidia le due macchinette li sistemate. Fino qui niente di straordinario, il fenomeno dell'accattonaggio nelle stazioni è stato denunciato più volte dal blog. 
Ma questo soggetto ha fatto un salto di qualità: gestisce a proprio piacimento la quantità di erogatrici disponibili per il pubblico!  
Infatti se vedete bene uno degli schermi è spento (io pensavo fosse guasta la macchina) ma a un certo punto, forse insospettito dalla mia presenza, lui si sposta dietro l'impianto e aziona l'interruttore di accensione! Incredulo davanti a ciò che stavo vedendo mi avvicino e, in effetti, il monitor a sinistra mostra l'avviamento del programma... Passa qualche minuto e, ovviamente, se una postazione è occupata da un cliente, altri clienti in arrivo si dirigono verso quella libera… ma questo non va bene, perché così lui non può controllare tutti! Allora torna dietro e ne spegne una! Questa volta quella di destra, e il monitor si spegne.
Avete capito? Quelle macchine sono sue, e lui ha deciso che chi vuole fare il biglietto si deve mettere zitto in fila e passare davanti a lui, aprire il portafoglio in  sua presenza, lasciarlo sbirciare quali e quanti biglietti si comprano, ascoltare la sua offerta di aiuto non richiesta, sottostare alla sua richiesta di una mancia non dovuta. Questo ogni sera di ogni giorno.
Una seconda parte del filmato mostra come i cavi e gli interruttori siano a portata di chiunque voglia manipolarli o metterli fuori servizio. Questo è il concetto Atac della sicurezza e protezione dei suoi “beni mobili e immobili”. 
A proposito di beni mobili e immobili: nell'ultima parte vediamo, ripresi sempre quel giorno e a quell'ora, i responsabili della tutela di questi beni: tre vigilantes fanno compagnia all'addetto alla stazione nel gabbiotto. Forse Atac dovrebbe riflettere bene a come sta spendendo i soldi (nostri) per la sicurezza.
Lettera Firmata

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