Dolcetto d'Alba

Creato il 22 luglio 2011 da Vinook @Vinook_

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Tartufo e vini pregiati


Quando si parla della città di Alba, delle affascinanti colline e del territorio che la circondano, viene in mente una zona famosa in Italia e nel mondo per aver dato i natali ad alcune tra le specialità enogastronomiche più apprezzate in assoluto. Sia che si parli di vino, che si parli di piatti tipici, le Langhe sono annoverabili tra le aree italiane più interessanti da vivere. In particolare, intorno alla città di Alba vedono la luce alcuni tra i vini piemontesi più buoni e conosciuti. Tra tutti, probabilmente merita un trattamento particolare il Dolcetto d'Alba, ovvero il rosso che meglio rappresenta la “capitale italiana del tartufo”. La legge autorizza la produzione di questo vino in 37 comuni compresi entro i confini dell'albese, tra le province di Asti e Cuneo.

Il Dolcetto d'Alba


Il Dolcetto d'Alba è un vino storico, ancora oggi considerato il vino a tutto pasto più bevuto delle Langhe e della “Granda” (denominazione tipicamente piemontese della provincia di Cuneo). All'esame delle proprietà organolettiche, si presenta di un colore rosso rubino particolarmente intenso, passibile di assumere note di colore aranciato e tendente al granato con il procedere dell'invecchiamento. Uno degli elementi più caratteristici di questo vino rosso è la schiuma che compare in superficie e sull'orlo del bicchiere subito dopo averlo versato: è di un colore violaceo molto accattivante. Al naso, il Dolcetto d'Alba presenta un profumo vinoso e delicato, non privo di note fruttate, mentre in bocca è sapido, corposo, armonico e contraddistinto da una piacevole nota amarognola nel retrogusto. Per quanto concerne la gradazione alcolica, non supera i 12 gradi, mentre l'uvaggio è composto per il 100% da uve Dolcetto; il discorso cambia nel caso si voglia ottenere un Dolcetto superiore, che deve invecchiare non meno di 14 mesi e può anche raggiungere una gradazione alcolica di 13 gradi. Il Dolcetto d'Alba classico va consumato preferibilmente a partire dai due anni successivi all'imbottigliamento, fino ad un massimo di 3, mentre nel caso del Superiore, si può attendere anche fino a 8-10 anni. Vastissimo è il campo degli abbinamenti: abbiamo già visto come i piemontesi lo considerino il vino a tutto pasto per eccellenza e lo reputino perfetto per innaffiare alcuni tra i piatti più tipici della gastronomia regionale. Stiamo parlando di un vino che dà il meglio di sé in accompagnamento ai primi piatti a base di carne, come gli agnolotti (amatissimi in Piemonte e in Lombardia) e le tagliatelle al ragù. Con questo rosso si possono innaffiare secondi come il pollo arrosto ed altre carni bianche o rosse, ma forse per ottenere l'abbinamento più suggestivo bisogna trovarsi di fronte i succulenti antipasti tipici, a base di salumi regionali, carne cruda condita, formaggi al tartufo e ai funghi.

Vini Batasiolo a La Morra (CN)


Per un turista, o per chi si trova di passaggio nelle Langhe, è impossibile non rimanere incantati dal fascino dei paesaggi naturali che costellano queste colline, custodi fedeli delle più antiche e radicate tradizioni piemontesi. E' qui che pulsa il cuore del Piemonte più autentico, ed è qui che il bagaglio delle specialità enogastronomiche regionali si arricchisce di vere e proprie perle. Il modo migliore per toccarle con mano ed ammirarle in tutto il loro splendore è varcare la soglia delle numerose cantine ed aziende vinicole che operano in zona. Tra le più attive e conosciute c'è l'Azienda Vinicola Batasiolo, situata precisamente a La Morra, in provincia di Cuneo, alla frazione Annunziata. Si tratta di un luogo in cui passato, presente e futuro si fondono nel rispetto della tradizione, dando vita ad uno spaccato della lavorazione dell'uva negli ultimi 70 anni. Dalla cantina vecchia, con le botti in rovere, si passa a quella odierna, ben strutturata in base alle esigenze del mercato. Qui è possibile acquistare il Dolcetto d'Alba, ma anche ottime bottiglie di Barbera e Nebbiolo d'Alba.

L'Azienda Prunotto: vini dal 1904


Prunotto è invece il nome di un'azienda vinicola antichissima, fondata nel 1904 da Alfredo Prunotto nella zona di San Cassiano, ad Alba (CN); cura ettari di vigneti a cavallo tra Alba, Treiso, Barbaresco ed altre piccole cittadine langarole, ed è impegnata nella produzione dei migliori vini piemontesi. Dal Barolo al Roero, passando per la Barbera, il Barbaresco, il Grignolino d'Asti, il Nebbiolo e, naturalmente, il Dolcetto d'Alba.

Moscato e Chardonnay presso Villa Lanata


Sempre nel cuore delle Langhe, ma a Cossano Belbo, si estendono le proprietà dell'Azienda vinicola Villa Lanata, consistente in una splendida costruzione in stile barocco ed immersa in una vallata dominata da vigneti sconfinati. Da decenni, la filosofia dei vertici aziendali privilegia la qualità alla quantità: Villa Lanata è impegnata nella produzione di due specialità particolari, una rossa e una bianca: il Moscato DOCG Cardinale Lanata, e lo Chardonnay Langhe DOC.

Vini piemontesi eccellenti: l'Azienda vinicola Giribaldi


A Via della Fontana, nel comune di Rodello (CN), sorge infine l'Azienda Agricola Mario Giribaldi, fondata all'inizio del XX secolo e condotta da tre generazioni della medesima famiglia, conosciuta e stimata nelle Langhe. Anche qui è possibile sapere di più sulle principali produzioni regionali ed acquistare bottiglie pregiate: di Barbera, ma anche di Barolo, Dolcetto, Barbaresco e Grignolino.

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