Domande sulla fangoterapia

Da Claudia Mel @claudiamelgrati

Domande sulla fangoterapia, tutto quello che c’è da sapere, esenzione completa.
Dal sito abano.it
Come compilare impegnativa, ecco lo specchietto, da portare al proprio medico.

Quali sono le patologie trattabili con la fangoterapia?

Osteoartrosi ed altre forme degenerative in fase cronica (non acuta) quali osteoporosi, spondiloartrosi, artrite e artrite psoriasica, fibromialgia, reumatismi extra-articolari in fase non acuta, tendiniti e lombalgie.
 La fangoterapia è coperta dal Sistema Sanitario Nazionale?

Certo, il Ministero della Sanità italiano riconosce il ruolo terapeutico dei trattamenti termali nella cura e nella riabilitazione di numerose patologie, pertanto l’ospite può accedere alle cure termali in hotel con la prescrizione del proprio medico curante.

■ Ogni assistito può usufruire di un intero ciclo di cure termali nell’anno legale (1 gennaio-31 dicembre), da effettuarsi in un unico periodo (anche se si accetta che la cura possa essere completata nell’arco massimo di 60 giorni dall’inizio della prima cura all’ultima).

Il ciclo di cure consigliato, nonché il massimo prescrivibile con il S.S.N., è di 12 fanghi + bagni terapeutici oppure 12 bagni terapeutici, oppure 12 inalazioni + 12 aerosol.
Quanti fanghi si possono fare?

È ideale un ciclo di 12 fanghi, effettuati uno al giorno, ciascuno della durata di 20-25 minuti a temperatura di 39/42°, seguiti da bagni in acqua termale di 13/15 minuti. Durata e temperatura sono in ogni modo sempre a discrezione del medico termalista che valuta il singolo caso e le effettive necessità

Nell’impossibilità di effettuare un ciclo completo di 12 sedute una volta l’anno, si possono effettuare due cicli di 6 sedute una volta ogni 6 mesi.
Se anche questo non è possibile, fate quelli che potete: sono sempre meglio di niente!
Uno o due cicli di cura termale all’anno garantiscono un’ottima qualità di vita per tutto il resto dell’anno a chi soffre di dolori osteo-articolari e reumatismi in genere.
 Perché è obbligatoria la visita medica in hotel, per essere ammessi alla fango-balneoterapia?

La visita medica in hotel è obbligatoria: spetta al direttore sanitario verificare lo stato generale di salute dell’ospite che vuole sottoporsi a fango-balneoterapia e, in base a questa, concordare un ciclo di trattamenti specificando zone interessate per la terapia, tempi di applicazione e temperatura di fango e acqua termale, nonché eventuali accorgimenti che i terapeuti devono prendere.

domande
Quando è controindicata la fangoterapia?

La fangoterapia è controindicata in fase infiammatoria e sconsigliata a chi soffre di problemi cardiovascolari. Particolari accorgimenti vanno adottati verso chi soffre di insufficienza venosa, glaucoma, ipertrofia prostatica, malattie metaboliche scompensate.
Quali sono i periodi migliori in cui sottoporsi a fangoterapia?

Le mezze stagioni, primavera ed autunno, sono periodi di cambiamento climatico ed ambientale importante, ed in quanto tali coinvolgono tutto il nostro essere, sia dal punto di vista fisico, sia emozionale che mentale.

In particolare la primavera è il momento nel quale il nostro organismo si risveglia: con l’aumento della temperatura, la conseguente possibilità di maggiore esposizione al sole e del muoversi all’aria aperta, il metabolismo accelera e l’organismo sente il bisogno di mettersi in forma per l’estate.
È quindi in questo periodo dell’anno che la fangoterapia può dare i massimi benefici, perché contribuisce ad accelerare la tendenza del nostro corpo a riattivarsi.
In questo periodo di rinnovamento, quindi, le cure termali hanno un effetto sinergico con la nostra capacità di rinascita, non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico.
I fanghi aiutano a metterci in sintonia con il nostro modo naturale di vivere.
Come è organizzata la fangoterapia negli hotel?

Ogni hotel termale è dotato di proprio reparto all’interno dell’hotel. Questo vi consente di raggiungere le Thermae direttamente dalla vostra camera, già in accappatoio. I fanghi vengono normalmente eseguiti di mattina, dalle 5 alle 12, secondo le preferenze di orario degli ospiti, dal lunedì al sabato. Visto l’accorciarsi del periodo di vacanza degli ospiti, molti hotel danno la possibilità di effettuare la fangoterapia anche di domenica.
In cosa consiste una seduta di fangoterapia?

È un vero e proprio rituale termale che dura in tutto circa 40/45 minuti. All’orario concordato, l’operatore termale vi fa accomodare nella cabina a voi dedicata; la cabina è composta di un lettino per la fangoterapia, di una doccia e di una vasca.

Sul lettino è già stato steso il fango, per portarlo alla temperatura indicata dal medico che vi ha visitato (il fango va raffreddato!).
Una volta sdraiati sul lettino, l’operatore copre le zone del corpo indicate dal medico con il fango termale, e vi avvolge con coperte che diminuiscono la dispersione del calore.
Potete quindi rilassarvi per 15/20 minuti. Al termine di questo tempo di posa, l’operatore vi libera del fango sotto la doccia ad acqua termale e vi aiuta ad immergervi nella vasca, riempita con acqua termale ed addizionata di ozono, nella quale rimanete per circa 13/15 minuti.

Infine, una volta asciugati, potete nuovamente indossare l’accappatoio e ritornare in camera oppure sostare in una delle aree relax dell’hotel, per un po’ di riposo; in questa fase il corpo espelle il calore assorbito durante la fangoterapia con un’abbondante sudorazione.
 Cosa si indossa per sottoporsi a fangoterapia?

Solitamente nulla; se la cosa vi mette a disagio, potete indossare il costume da bagno, oppure l’operatore termale vi fornirà uno slip monouso.


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